Capire gli obiettivi del cliente: per davvero
Come tutte le imprese, per avere successo in questi test è necessario avere una strategia di pianificazione completa e dettagliata in tutti i passaggi.
Seguendo alcune semplici linee guida saprete cosa inserire, modificare o aggiungere ai vostri test di usabilità.
Questi test variano a seconda degli obiettivi prefissati, per questo motivo è necessario variare le metriche di usabilità di volta in volta a seconda del vostro progetto.
Definizione degli obiettivi del test di usabilità
Molte volte le aziende tendono a non richiedere questo servizio, ma una volta spiegato che per la SEO è fondamentale e aiuterà il sito / portale a vendere di più, capiscono che è il caso di procedere con il test.
Il primo passo fondamentale nella ricerca dell’usabilità è avere bene in mente lo scopo dell’analisi e quali siano gli obiettivi. Catalogate quindi sempre i vostri obiettivi e otterrete le migliori soluzioni per raggiungerli.
Categorizzare i vostri obiettivi
Michael Margolis, ricercatore UX a Google Ventures Design Studio, ritiene che il primo passo per determinare gli obiettivi sia conoscere le domande giuste da porsi e da porre successivamente al cliente.
Questo vi aiuterà per il primo incontro preliminare con le parti interessate per valutare quante informazioni conoscono sul prodotto ( caratteristiche, concorrenti, ecc.. ).
Quando si conosceranno veramente gli obiettivi si potrà procedere con una serie di domande per aiutare a focalizzare al meglio il tutto. ( Esempio: perché gli utenti del sito non cliccano quel servizio? ).
Questo è lo schema che solitamente adotto:
- Informazioni pertinenti sul prodotto: Conoscete la storia del prodotto? ci sono novità / cambiamenti per il futuro?
- Utenti: Chi utilizza il vostro prodotto? Chi vuole utilizzare il prodotto?
- Successo e unicità: Qual è la vostra idea del successo di questo prodotto? Qual’è la sua unicità?
- I concorrenti: Quali sono? Li conosci tutti?
- Ricerca: Come viene ricercato il tuo prodotto, il tuo brand? ed i tuoi competitor?
- Scope: Dove dobbiamo arrivare? in quanto tempo?
Se il referente non è una persona ma un team, tendo a porre le domande singolarmente, per poi sedersi attorno ad un tavolo e confrontare assieme le risposte, avremo così una migliore soluzione condivisa da tutti.
Gli obiettivi primari e principali devono essere semplici, ad esempio: “Possono i visitatori trovare le informazioni di cui hanno bisogno?”, successivamente, suggerisco di ampliare e scendere sempre più nel dettaglio con le domande.
Il test di usabilità deve essere un mezzo per impostare i vostri obiettivi, vi suggerisco Userium un tool online che offre una checklist per effettuare il vostro test di usabilità e l’eboox gratuito di Uxpin per il test di usabilità.
L’importanza di sapere cosa misurare
Ora che conoscete i vostri obiettivi è il momento di capire come applicare i test di usabilità per realizzarli.
Se non si conoscono le finalità e gli obiettivi generali non si saprà di conseguenza il vero valore dei feedback avuti ed il loro peso.
Questa tabella di seguito vi aiuterà ad elaborare meglio le risposte ricevute dai vostri referenti:
Fonte: User Testing Your Next Project
Dati quantitativi verso dati qualitativi: come ponderarli ed utilizzarli?
La distinzione è molto importante.Gli studi che sono di natura qualitativa vengono generati sui comportamenti o atteggiamenti degli utenti osservati direttamente, in un colloquio o in un test dove siete fisicamente presenti per vedere e notare eventuali incertezze o sicurezze a seconda del task richiesto.
Gli studi quantitativi invece vengono solitamente raccolti mediante sondaggi o strumenti di analisi (anche online) e servono per acquisire grandi quantità di dati che possono essere facilmente codificati numericamente .
A causa della natura delle loro differenze, i metodi qualitativi sono molto più adatti per rispondere alle domande sul perché o come risolvere un problema, mentre i metodi quantitativi svolgono un lavoro migliore nel rispondere a delle domande ben dettagliate e precise.
La seguente tabella illustra come le prime due dimensioni influenzano i tipi di domande che possono essere poste:
Fonte: Which UX Research Methods
In poche parole, le metriche di usabilità sono le statistiche che misurano le prestazioni di un utente su un dato insieme di compiti.
Usability.gov elenca alcuni dei punti più utili per la raccolta di dati quantitativi :
Tasso di successo: l’utente è stato in grado di completare il compito assegnato?
Tasso di errore: Quali errori hanno fatto gli utenti? Questi devono essere divisi in due tipi: critici e non critici . Gli errori critici sono quelli che impediscono all’utente di completare un compito, mentre gli errori non critici sono quelli che abbassano l’efficienza con cui si completa lo stesso.
Tempo di completamento: Quanto tempo ha impiegato l’utente a completare il compito? Questo valore è utile per determinare se il vostro prodotto funziona, molte volte è bello ed utile verificare lo stesso task anche nel sito dei vostri competitor.
Misure soggettive: Vengono determinate da ogni singolo utente e riguardano ad esempio la facilità d’uso, la disponibilità di informazioni, ecc..
Source: User Testing & Design
In un quadro generale di metriche Jakob Nielsen co-fondatore del gruppo Nielsen Norman ed esperto di usabilità afferma chiaramente: “E’ facile specificare le metriche di usabilità, ma è dura collezionarle“, perché ci vuole tempo e molte aziende di piccole-medie dimensione non dispongono del budget necessario.
Ma, se riuscite ad implementare un test di usabilità accessibile e con le giuste domande farete la differenza nella vostra attività di consulenza di web marketing.