Come monitorare il rendimento delle parole chiave organiche con Google Search Console

Google Search Console è uno strumento veramente figo! Oltre ad essere gratuito, è abbastanza semplice ed intuitivo da utilizzare, comunica direttamente con i server di Google e la percentuale di accuratezza dei dati è elevatissima. Per questo motivo riteniamo sia forse il migliore strumento per monitorare il rendimento delle parole chiave utilizzate per accedere ad un sito web o e-commerce!

In questo articolo infatti ti spiegheremo come accedere alla sezione dedicata al monitoraggio dei risultati di ricerca e come filtrare le informazioni per leggerle in maniera corretta.

Accedi alla Search Console di Google

La prima cosa da fare è accedere alla Search Console di Google ed assicurarsi che la proprietà sia correttamente configurata.

Se non è mai stata configurata, consigliamo di seguire le indicazioni riportate nella guida ufficiale di Google: https://support.google.com/webmasters/answer/34592?hl=it

Vai alla sezione risultati di ricerca

Con la nuova versione di Search Console è possibile accedere alla sezione dal menu laterale a sinistra, sotto all’accordion “Rendimento”

Porzione di menu visibile nel menu a sinistra

O semplicemente dalla schermata principale, cliccare sul link “Report completo >” nel box rendimento subito visibile appena caricata la schermata principale.

Rendimento nei risultati di ricerca

Questa sezione è suddivisa in 3 aree fondamentali, ovvero:

  • area di gestione filtri
  • area grafici
  • tabella rendimento query

Area gestione filtri

In questa area è possibile impostare tutti i filtri che ci permettono di analizzare nel dettaglio un set di dati relativo alle query di ricerca utilizzate per accedere alla proprietà web.

Da qui è possibile filtrare e creare dei confronti su queste tipologie di filtro:

  • Tipo di ricerca: Web (organico), Immagini, Video, News;
  • Data: dalla più recente – ieri – fino a 16 mesi prima;
  • Query: il tipo di parola chiave utilizzata;
  • Pagina: quale URL è stato scelto per accedere alla proprietà web;
  • Paese: da quale Paese è stata effettuata l’interazione alla proprietà web;
  • Dispositivo utilizzato per accedere alla proprietà web (Desktop, Tablet o Smartphone);
  • Aspetto nella ricerca: Video, Esperienza sulle pagine positiva, Risultati di prodotti, Risultati Weblight.

Quali metriche posso monitorare?

Le principali metriche fornite in questa sezione sono 4, ovvero:

  • clic
  • impressioni
  • CTR
  • posizione media
le principali metriche del modulo “rendimento dei risultati di ricerca” – Google Search Console

La definizione di clic e impressioni e la definizione di CTR la trovate in un articolo scritto un po’ di tempo fa. La posizione media indica la posizione media di un sito web nei risultati di ricerca, calcolata in base alla posizione più alta del sito tutte le volte che è stato mostrato nei risultati di ricerca.

Come suggerisce Search Console, la determinazione della posizione può essere resa più complessa dalle funzionalità SERP (Box Google Maps, Carousel …)

Configurazione filtri

Esempio 1: rendimento giornaliero delle parole chiave

Vuoi sapere qual è stato il rendimento delle query il giorno prima? Nello specifico vuoi conoscere il posizionamento e il rendimento in termini di clic, impressioni e CTR di ogni keyword utilizzata il giorno prima?

Ecco il filtro da configurare!

  • Tipo di ricerca: Web
  • Data: [Data più recente]
  • Paese: [es. Italia]

Una volta applicato il filtro, noterai che l’area grafico e la tabella query si aggiorneranno con i dati filtrati, tuttavia l’informazione che vogliamo ottenere non è ancora precisa al 100%. Perché i dati sul posizionamento e sul CTR si riferiscono sia alle query utilizzate per accedere tramite dispositivi Desktop, sia con dispositivi Smartphone.

Suggeriamo quindi di applicare anche un quarto filtro in maniera da poter analizzare per ogni query il rendimento ottenuto sia da Smartphone sia da PC!

  • Dispositivo > Confronta > Desktop e Dispositivo Mobile

In questo modo per ogni parola chiave potrete analizzare in dettaglio il rendimento delle principali metriche suddivise per dispositivo.

NB: Questo tipo di filtro serve per avere una stima più recente sul posizionamento di un gruppo di parole chiave e sarà il dato che potrai utilizzare come metrica di confronto con gli strumenti di terze parti, che permettono il monitoraggio del posizionamento delle parole chiave in tempo reale, come ad esempio Semrush.

Analizzando la tabella delle parole chiave, noterai la presenza di un gruppo di parole formate da termini che richiamano il tuo brand. Grazie ai filtri potrai affinare la ricerca ed escludere tali parole, basterà configurare un quinto filtro:

  • Query > query che non contengono [nome brand]

Suggerimento: per ottenere un dato più preciso, meglio configurare il filtro impostando un’espressione regolare (regex), cosi da creare un pattern che permetta di escludere non solo i termini contenenti il nome del brand. Ma anche eventuali termini misspelling (es. google, guugl, googl, gogle…).

Suggerimento 2: questo tipo di filtro ti permette di analizzare il rendimento di una determinata area del tuo sito web. Ad esempio, impostando un filtro regex potrai intercettare solamente un gruppo di parole chiave legate ad una categoria specifica.

Esempio 2: rendimento parole chiave su un dato URL

Se vuoi conoscere il rendimento di una determinata pagina o di una directory del tuo sito, basterà (una volta impostato il filtro) cliccare nel tab “pagine” presente tra il grafico delle metriche e la tabella delle query e scegliere la pagina.

Una volta cliccato sull’URL, la schermata si aggiornerà con le informazioni filtrate riguardanti l’URL scelto. Tornando nella sezione query, vedrai che le query saranno ulteriormente filtrate, poiché si tratta di tutte le query utilizzate per accedere alla pagina selezionata!

Perché è importante questo filtro?

Analizzare il rendimento di un gruppo di query appartenente ad una pagina è molto importante perché:

  • individuiamo i principali termini utilizzati da entrambi i dispositivi per accedere al contenuto
  • valutiamo in base all’intento di ricerca l’efficacia di un dispositivo (Desktop vs Mobile)
  • definiamo le Keyword principali per le quali il contenuto del sito web si posiziona
  • individuiamo eventuali termini semantici da prendere in considerazione per potenziare il nostro contenuto e migliorare l’intento di ricerca
  • oppure valutare la possibilità di intercettare nuovi intenti di ricerca creando contenuti verticali volti a rispondere a quell’intento.

Considerazioni sulla scelta dell’arco temporale

Modificando il filtro data possiamo espandere l’arco temporale, questo ti servirà per analizzare il rendimento delle query in termini di clic/impressioni nel medio o lungo periodo. Ma ti darà informazioni meno precise riguardanti il posizionamento ed il CTR.

Considerando che la volatilità delle SERP è aumentata tantissimo in questi ultimi tempi, se vuoi avere un dato preciso sui posizionamenti desktop e mobile del tuo sito, suggeriamo di impostare un arco temporale ristretto, quindi da 1 a 7 giorni il dato sarà affidabile.

Come confrontare due date differenti con un filtro di confronto già attivato

Purtroppo Search Console ha qualche limitazione, tra cui la possibilità di scegliere più filtri di confronto nella sua interfaccia. Infatti se configuri il filtro come riportato nell’esempio sopra e poi provi a modificarlo impostando il confronto date, noterai che il filtro dispositivo scomparirà.

Al momento la soluzione più rapida consiste nell’esportare due report distinti. Nel primo viene definito l’arco temporale più recente e nel secondo va definito l’arco temporale di confronto. I file devono essere esportati in formato foglio di calcolo per essere aperti con gli opportuni programmi, come ad esempio Excel oppure OpenOffice Calc. Ancora meglio e più pratico è l’utilizzo di Fogli Google.

Una volta effettuata l’esportazione di entrambi i file, è necessario lavorare in un foglio di calcolo unico e con qualche semplice funzione è possibile ricostruire il foglio di lavoro.

Volendo è possibile ricreare questa tipologia di reportistica con Google Data Studio, se vuoi saperne di più mettiti subito in contatto con il nostro team! 🙂

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