Osservatorio Crociere: Chi conquista Google e chi resta in balia delle OTA

L’AI sta cambiando il modo in cui cerchiamo, scegliamo e acquistiamo online. Con l’arrivo dell’AI Overview di Google e dei nuovi motori basati su AI generativa, la competizione per la visibilità non si gioca più solo nelle posizioni organiche, ma nelle risposte che l’AI decide di mostrare per prime.

Da questa evoluzione nasce l’Osservatorio Fattoretto, un progetto permanente che analizza come l’AI sta riscrivendo le dinamiche SEO nei principali settori dell’economia digitale.

La prima analisi è dedicata al settore crociere, un comparto in cui la disintermediazione delle OTA (Online Travel Agencies) è ancora una sfida aperta. L’obiettivo: capire come le compagnie possano tornare protagoniste del proprio canale diretto, sfruttando le opportunità offerte dall’AI.

I player nel mercato italiano e il perimetro della ricerca

Il mercato crocieristico italiano è ampio, ma fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori capaci di intercettare la domanda ad alto valore.

Per delineare il quadro competitivo, abbiamo analizzato oltre 600 parole chiave legate al mondo delle crociere e i primi 20 risultati di ricerca Google Italia per ciascuna di esse. Il campione ha prodotto migliaia di domini, successivamente classificati per tipologia di player:

  • Grandi brand crocieristici (MSC Crociere, Costa, Norwegian, Royal Caribbean).
  • OTA e portali di intermediazione (Logitravel, Crociere.com, Lastminute).
  • Agenzie e tour operator nazionali (Boscolo, Alpitour, ecc.).
  • Portali verticali e aggregatori (Crocierissime, Crociereonline, ecc.).
  • Blog ed editoriali (siti di informazione turistica, travel magazine).
  • Metasearch e comparatori (Google Compare Sites, Skyscanner).
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Analisi dei 3.958 domini che compaiono nelle prime 20 posizioni di Google per 600 keyword core

Fonte: FattoBoost, settembre 2025

Il dato più rilevante riguarda la distribuzione della visibilità.

Agenzie e blog rappresentano oltre il 65% dei domini analizzati, ma la loro presenza si concentra su parole chiave a basso impatto economico, ovvero ricerche informative ed esplorative che alimentano traffico ma non generano prenotazioni.

La quota di mercato più redditizia è invece detenuta da un gruppo ristretto di attori: OTA (come Logitravel, Crociere.com, Lastminute) e brand ufficiali (MSC Crociere, Costa, Norwegian, Royal Caribbean).

Pur rappresentando appena il 5,8% dei domini totali, questi player ottengono la maggiore visibilità sulle keyword transazionali, quelle in cui l’utente è già vicino alla decisione d’acquisto.

Accanto a questi, emerge una nicchia ridotta ma strategica: i portali verticali e i comparatori (Crocierissime, Crociereonline, Skyscanner, Google Compare Sites). Meno del 2,1% del totale, ma con un presidio mirato su keyword come “confronto prezzi crociere” o “differenze tra compagnie”, capaci di intercettare utenti nella fase intermedia del funnel, quando la scelta è ancora aperta ma l’interesse è già concreto.

La quantità di domini, infine, non coincide con la forza. Tour operator e blog riempiono i risultati di ricerca, ma i veri leader restano pochi: grandi brand crocieristici, portali verticali e OTA.

Analisi dello Score

Fonte: FattoBoost, settembre 2025

Score: algoritmo proprietario che tiene conto non solo delle posizioni nei risultati di ricerca, ma anche di keyword coperte in TOP 10 e TOP 20, volumi e feature presidiate (AI Overview, PAA, Local Pack).

Il risultato complessivo è un mercato polarizzato, in cui la maggior parte dei contenuti visibili non corrisponde a chi gestisce direttamente il prodotto.

brand crocieristici restano competitivi solo sulle ricerche navigazionali o di fedeltà, quando l’utente cerca espressamente il loro nome. In tutte le altre fasi, sono gli intermediari a occupare le posizioni che contano.

Questo squilibrio si traduce in una dipendenza strutturale dalle OTA, che concentrano la domanda, controllano la fase di conversione e impongono dinamiche di prezzo e visibilità difficili da invertire senza un presidio strategico delle SERP.

Stagionalità e booking window crociere

Nel turismo, e nel settore crociere in particolare, il tempo è una variabile strategica. Le ricerche non sono distribuite in modo uniforme, ma seguono cicli prevedibili: stagionalità naturali (estate, inverno, festività), eventi promozionali (Black Friday, Natale, inizio anno) e comportamenti d’acquisto diversi (early booking vs last minute).

Come si muove la domanda? Analizzando i volumi di ricerca da agosto 2024 a luglio 2025 emergono alcune destinazioni: Mediterraneo e Nord Europa concentrati tra marzo e agosto, Caraibi in inverno.

Gennaio-febbraio è il momento forte dell’early booking per l’estate, mentre maggio-giugno esplodono i last minute.

Per restare competitivi è determinante giocare d’anticipo: pubblicare i contenuti SEO almeno 3-4 mesi prima rispetto al picco consente di posizionarsi quando gli utenti iniziano a cercare, così da intercettare l’early booking. D’altra parte è fondamentale integrare una strategia pubblicitaria per spingere soprattutto i momenti caldi e prenotazioni last minute.

Cresce l’interesse verso mete autentiche e lontane dal turismo di massa: Groenlandia, Svalbard, Antartide, Sud-Est asiatico, crociere fluviali. Il trend delle “coolcations” (viaggi in climi freschi) spinge il Nord Europa e le rotte artiche.

Non più solo relax: wellness, gourmet, avventura, cultura e sostenibilità diventano driver di scelta. Le compagnie costruiscono esperienze “su misura”, trasformando la crociera in un prodotto esperienziale.

Queste tendenze definiscono un calendario competitivo che ogni brand dovrebbe considerare nella pianificazione dei contenuti e delle campagne.

Anticipare la domanda  pubblicando guide, pagine e articoli già ottimizzati due o tre mesi prima dei picchi di ricerca consente di presidiare la visibilità nel momento in cui l’interesse nasce, non quando è già saturo.

In parallelo, anche le festività (Natale, Pasqua, ponti primaverili) e le campagne di early booking influenzano la distribuzione del traffico. Gli utenti cercano informazioni specifiche come “offerte crociere di Natale” o “crociera di Capodanno”, ma anche contenuti di confronto (“meglio MSC o Costa?”, “quale cabina scegliere?”).

Chi riesce a rispondere a queste domande con contenuti chiari e aggiornati conquista quote di visibilità che si traducono in contatti qualificati e prenotazioni dirette.

AI Overview e nuovo funnel

L’introduzione dell’AI Overview in Google sta modificando in profondità il modo in cui le persone scoprono e valutano i contenuti.

Le prime informazioni che incontriamo nelle ricerche informative sono le risposte generate direttamente dall’intelligenza artificiale di Google, che combinano più fonti e citano solo quelle considerate più affidabili.

L’AI Overview occupa in oltre metà delle SERP analizzate le prime due posizioni, spesso prima degli annunci pubblicitari. Subito sotto, i blocchi People Also Ask intercettano la maggior parte delle domande correlate, guidando la navigazione verso risposte già sintetizzate. Questo significa che la competizione per la visibilità si gioca ormai prima del clic.

I contenuti che Google riconosce come pertinenti e credibili vengono integrati nei blocchi AI; tutti gli altri vengono spinti più in basso, perdendo gran parte della loro capacità di attrarre traffico.

Cosa vuol dire nella pratica?

1) Quando qualcuno cerca informazioni su viaggi o crociere, le prime risposte che trova non sono più i siti, ma i blocchi AI Overview (AIO) o People Also Ask (PAA), che occupano subito le prime posizioni.

2) Le persone tendono a fidarsi di ciò che Google evidenzia come più utile e sicuro: OTA, brand ufficiali e portali verticali, soprattutto quando devono prenotare o cercano dettagli pratici.

Fare GEO per i brand crocieristici

Fare Generative Engine Optimization significa creare contenuti strutturati, chiari e aggiornati, che l’intelligenza artificiale possa facilmente interpretare e citare.

Significa pensare al contenuto come a un set di informazioni organizzate per rispondere a domande specifiche: “Quanto costa una crociera nel Mediterraneo?” “Qual è la compagnia con il miglior rapporto qualità-prezzo?” “Quando conviene prenotare?”.

 

Le analisi dell’Osservatorio Fattoretto mostrano che questi cluster informativi (prezzo, convenienza, prodotto e qualità) sono oggi quelli in cui Google concentra le citazioni e costruisce le proprie risposte AI.

Chi riesce a presidiare entrambi i fronti, informativo e commerciale, ottiene un vantaggio competitivo doppio: entra nei blocchi AI e intercetta traffico ad alta intenzione di acquisto.

Un altro aspetto chiave è la credibilità della fonte. Google tende a privilegiare contenuti provenienti da siti che dimostrano autorevolezza, coerenza tematica e aggiornamento costante. Questo significa che la SEO tecnica e la qualità editoriale tornano centrali, ma in una logica nuova: non più solo per scalare posizioni, ma per essere inclusi nelle risposte dell’AI.

Approfondisci con il report completo

Le analisi dell’Osservatorio Fattoretto mostrano come OTA e grandi compagnie crocieristiche continuano a guidare il mercato grazie alla capacità di presidiare le keyword a più alto valore transazionale e di essere citate dalle nuove funzionalità di ricerca AI.

Agenzie, tour operator e blog locali, pur numerosi, restano marginali e spesso fuori dalle aree in cui si genera la conversione.

La partita si gioca nei punti in cui l’utente riceve le prime risposte. Oggi queste risposte vengono filtrate da AI Overview, People Also Ask e People Also Searched, che definiscono in anticipo quali fonti appaiono autorevoli.

Essere inclusi in questi spazi significa entrare nella conversazione prima della concorrenza e mantenere il controllo del funnel.

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