Come usare Semrush per la progettazione dei tuoi contenuti: consigli per essere subito operativi  

Contenuti di qualità significa qualità nella progettazione dei contenuti. Analisi e metodo sono indispensabili, ma anche i tool ci rendono la vita più semplice. Se usati correttamente. E allora scopriamo come Semrush può servirti per ottimizzare i tuoi progetti di content marketing. Dalla selezione dell’argomento alle verifiche pre-pubblicazione, tutti gli strumenti da mettere subito all’opera.  

Alla scoperta di un topic che conquisti l’interesse del tuo pubblico

La progettazione di ogni contenuto deve partire dall’utente a cui si rivolge, dal formato e dall’integrazione con le strategie di digital marketing. I tool vanno usati a seconda dell’iniziativa e del proprio metodo di lavoro. Non c’è nessuna formula segreta che valga per tutti e per ogni progetto.

Concluse le premesse, passiamo adesso alla pratica. Il primo step è l’analisi del topic, così da cogliere nuove idee e sfruttare utili insight per lo sviluppo dei contenuti. Nella sezione “Content Marketing”, clicca su “Topic Research”. È un tool funzionale soprattutto in fase di costruzione dei piani editoriali.

Ti viene presentata una panoramica, anche nella forma di “mappa mentale” (traduzione un po’ approssimativa di “mappa concettuale”) delle declinazioni del nostro topic principale. Semrush fornisce i titoli che hanno i migliori riscontri in SERP, le principali domande associate e le ricerche correlate. Elementi che permettono di capire cosa sta cercando l’utente a cui ci stiamo rivolgendo e cosa comunicare per ottenere un risultato in termini di interesse e coinvolgimento.

L’analisi delle keyword con una panoramica completa

Una volta ristretto il cerchio, possiamo analizzare le keyword utili per semplificare la corretta indicizzazione dei nostri contenuti. Spostati nella sezione “SEO” e, all’interno di “Ricerca keyword”, seleziona “Panoramica keyword”. In rapporto alla chiave inserita, avrai informazioni preziose.

In particolare, Semrush ti propone una sintesi sull’intento di ricerca associato, chiavi correlate, domande e variazioni. Tutti elementi corredati ovviamente da volume di ricerca e KD, parametro che sintetizza con un numero la difficoltà di posizionarsi. A cui si aggiunge il parametro “trend”, funzionale per esaminare la presenza di un interesse più rilevante in certi periodi dell’anno (pensiamo al fattore stagionalità in ambito e-commerce).

Per sfruttare una sintesi più schematica delle variazioni della chiave target e delle correlate, puoi usare “Keyword Magic Tool”.

Rilevazioni dei parametri e check pre-pubblicazione

Torniamo in “Content Marketing” e andiamo su “SEO Content Template”. Una volta inserite le keyword target, ricevi ulteriori indicazioni tecniche per il tuo contenuto: parole semanticamente rilevanti, parametri di leggibilità, lunghezza suggerita, raccomandazioni su H1, page title, metadescription e sul testo.

Sei già in fase di revisione? Se hai finalmente creato il tuo contenuto, ti consiglio di fare un check con “SEO Writing Assistant”. Questo ti propone, sulla scorta di alcune keyword target, un punteggio complessivo, risultato di quattro variabili principali: Leggibilità, Originalità, SEO e Tono di voce.

Sono parametri indicativi, da non prendere necessariamente alla lettera, ma utili per accertare l’assenza di particolari lacune e margini di miglioramento. Ciò è utile prima della pubblicazione per evitare spiacevoli inconvenienti.

Conclusioni: integra l’uso dei tool nel tuo metodo di lavoro

I tool sono uno strumento utile, talvolta pressoché irrinunciabile, perché ci forniscono dati altrimenti difficili da acquisire. E lo fanno in pochi istanti. Non rappresentano però una risorsa in grado di portarti in modo autonomo al risultato atteso.

Va riservata centralità al valore del messaggio che stai progettando, alle persone per cui lo hai pensato (così da apparire rilevante) e alla forma più adatta per comunicarlo. I software si inseriscono quindi all’interno di un flusso di lavoro che deve basarsi su metodo certificato dall’esperienza. La maestra più severa, ma anche la più lungimirante.

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