Da SEO a OSO: un nuovo modo di ottimizzare

Da molto tempo, l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) ha dominato nel campo del marketing digitale, ma siamo all’inizio di una nuova era. Con l’emergere del nuovo Google Search Generative Experience (SGE), l’ottimizzazione della ricerca organica (OSO) sta diventando un contendente potente, ridefinendo completamente il modo in cui i brand raggiungono e coinvolgono il loro pubblico di riferimento. In questo articolo vedremo le principali differenze tra SEO e OSO e il motivo per cui quest’ultimo offre un enorme potenziale in un panorama digitale in continua evoluzione.

Il Passaggio dai Ranking Verticali a quelli Orizzontali e Verticali

La SEO tradizionale si è principalmente concentrata sui ranking di ricerca verticali, mirando a ottenere le prime posizioni nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per keyword mirate.

L’OSO, invece, adotta un approccio più ampio, che comprende sia i ranking orizzontali che quelli verticali.

I brand possono sfruttare una gamma più ampia di punti di vista, scoprire nuove opportunità, sfruttare i video e utilizzare le migliorie dei motori di ricerca (SGE) per aumentare la propria visibilità online.

Comprendere gli Stati Emotivi di Bisogno

Nell’ambito dell’OSO, la creazione di contenuti non sarà più guidata da una specifica keyword, ma anche dagli stati emotivi di bisogno.

Ricerche approfondite indicano infatti che le persone si rivolgono a Internet con specifiche esigenze emotive come cercare ispirazione, istruzione, rassicurazione e altro.

Allineando i contenuti a questi stati emotivi, i brand possono creare un legame più forte con i propri utenti e affrontare efficacemente le loro esigenze.

Share di Ricerca: La Nuova Misura del Successo

Mentre il ROI (ritorno sull’investimento) e le vendite a breve termine sono stati il principale obiettivo degli sforzi SEO, l’OSO dà maggiore importanza all’aumento della quota di ricerca di un brand.

La quota di ricerca si riferisce alla percentuale di ricerche totali all’interno di un mercato specifico che un brand cattura.

Riflette la visibilità complessiva del marchio e serve come indicatore chiave del potenziale di vendita a lungo termine.

Se la quota di ricerca di un marchio sta diminuendo, possono essere implementate strategie come campagne di PR o pubblicità televisive per riconquistare slancio. Allo stesso modo, una strategia di riduzione del divario di contenuti può aiutare a colmare la distanza quando i concorrenti si distinguono nel raggiungimento del pubblico di riferimento.

Cambiamento di Focalizzazione: dall’ossessione per il sito all’accessibilità

Sebbene i siti web rimangano punti di contatto cruciali, l’OSO riconosce l’importanza di sfruttare al meglio tutte le piattaforme utilizzate dagli utenti.

Pensate infatti agli acquisti su TikTok, su Amazon, le view su Instagram, ma non solo: quante persone ormai prenotano consulenze direttamente attraverso LinkedIn? 

L’obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di potenziali clienti, il che richiede un pensiero diverso e un investimento adeguato. I brand devono stabilire un mondo di ricerca in cui possano essere trovati su più canali e piattaforme, ampliando la loro portata oltre le tradizionali strategie incentrate sul solo sito web.

Sii il Tuo Motore di Ricerca: la forza dell’autorevolezza dei contenuti

Piuttosto che focalizzarsi unicamente sull’aumento del traffico, l’OSO spinge i brand a sviluppare strategie volte a mantenere gli utenti il più a lungo possibile sul proprio sito.

Ciò implica fornire informazioni complete e estremamente utili che mantengano i visitatori impegnati e interessati.

Attraverso la creazione di contenuti di alta qualità e posizionandosi come fonti autorevoli, i brand possono contrastare l’influenza delle grandi entità di ricerca (pensate a Google SGE) e trattenere i visitatori per periodi più prolungati.

Approccio Orientato alle Prestazioni

L’OSO integra in modo sinergico il marketing delle prestazioni e le strategie di branding. Abbraccia una vasta gamma di tattiche, comprese Digital PR, pubblicità del brand, ranking basati sull’intento di acquisto, analisi del comportamento degli utenti nel sito e il coinvolgimento delle persone in tutti gli step del funnel di ricerca. L’attività di pay-per-click (PPC) svolge quindi un ruolo cruciale nel contesto dell’OSO. Ciò implica una sempre maggiore collaborazione tra la SEO e la SEA al fine di massimizzare i risultati e minimizzare i costi.

Abbracciare la Natura Multidisciplinare dell’OSO

Diventerà sempre più importante fare affidamento su team capaci di far collaborare sinergicamente diverse discipline: SEO, strategia, contenuti, ottimizzazione dei social media, UX, PR digitale e PPC. Questa integrazione permette di sfruttare appieno il potenziale del panorama digitale in continua evoluzione.

Il viaggio infinito dell’OSO

Proprio come la SEO, anche l’OSO è un viaggio senza fine. Si adatta e si evolve costantemente nel contesto in continua evoluzione del panorama digitale. I brand che abbracciano questa mentalità e si impegnano nell’ottimizzazione organica della ricerca ottengono un vantaggio competitivo significativo. L’OSO consente ai brand di mantenersi in testa, superare i competitor e raggiungere il successo a lungo termine nel mondo digitale in costante cambiamento.

Con l’evoluzione del panorama digitale, l’OSO acquisirà sempre maggiore importanza. Abbracciando le prospettive più ampie dell’OSO, sfruttando gli stati emotivi di bisogno, dando priorità al marchio stesso, ampliando gli approcci oltre il sito web e adottando tattiche orientate alle prestazioni, gli e-commerce possono realizzare appieno il potenziale del mondo digitale. Il viaggio verso l’OSO è appena iniziato e coloro che coglieranno questa opportunità saranno i protagonisti nella definizione del futuro della ricerca.

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