ChatGPT e content marketing: come sfruttare al meglio l’AI per i tuoi contenuti [Pro e Contro]

Negli ultimi anni, e soprattutto nelle ultime settimane con l’attenzione conquistata da ChatGPT, l’AI ha acquisito un crescente interesse anche nell’ambito della creazione di contenuti. Vengono spesso presentate quelle funzionalità e caratteristiche che mettono in luce le qualità e le potenzialità, trascurando, in modo più o meno volontario, i limiti. Quali sono allora, concretamente, i pro e contro di questi strumenti? Quant’è efficace l’AI di ChatGPT e OpenAI, allo stato attuale delle cose, per la scrittura di contenuti? Come usarla al meglio?

Quella che voglio presentarti non ha la pretesa di essere una sintesi definitiva sull’argomento, né una trattazione esaustiva. Voglio condividere con te la mia diretta esperienza, risultato di esperimenti, test e iniziative sviluppati in azienda. Quindi, se in relazione ai tuoi progetti hai avuto impressioni e/o risultati differenti, condividi la tua esperienza nei commenti.

Ma prima vediamo meglio cos’è ChatGPT e come funziona in pochi passaggi.

Cos’è ChatGPT?

ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI. Si tratta di una variante del modello GPT (Generative Pre-trained Transformer) ottimizzata per la generazione di testo in risposta a una serie di input. E’ stato progettato per essere utilizzato in chatbot e in altre applicazioni di conversazione.

Ma come funziona esattamente ChatGPT? A cosa serve e come può essere utilizzato? Ecco una rapida panoramica di questo potente strumento.

Come funziona ChatGPT?

ChatGPT è basato sull’apprendimento automatico e utilizza una rete neurale per “leggere” e comprendere grandi quantità di testo. In particolare è stato addestrato su una vasta collezione di dati di testo, nota come “corpus”, che include migliaia di libri, articoli, chat e altri tipi di testo.

Utilizzando questi dati inoltre è in grado di comprendere il significato delle parole e delle frasi e di utilizzare queste informazioni per generare nuovo testo che sembra scritto da un essere umano. Ad esempio, se gli si chiede di completare una frase come “Il gatto è saltato sul tavolo e ha…”, ChatGPT potrebbe rispondere con “preso un topo” o “rubato un pezzo di formaggio” in base al modo in cui ha imparato a utilizzare le parole dai dati di addestramento.

Contesti di utilizzo in cui ChatGPT può venire in aiuto dei copy

Quali sono i benefici concreti e i contesti di utilizzo positivi presentati dai tool di AI per la realizzazione dei contenuti?

Tra i maggiori ambiti di utilizzo ho riscontrato:

  • Opportunità di rielaborazione di contenuti scritti dall’uomo. Se hai in azienda del materiale che, per ragioni diverse, deve essere rielaborato sul piano della forma preservando il valore semantico, puoi trovare nei tool di AI un supporto interessante. Non voglio alimentare facili entusiasmi, riservati del tempo per una fase di check e relativo editing per sistemare alcuni passaggi. In fase di rielaborazione, cambiando anche solo qualche elemento, l’AI crea alcune costruzioni dal significato differente rispetto alla fonte. È necessario quindi fare attenzione, ma si tratta di un supporto utile.
  • Acquisizione di nuove idee per il PED. Soprattutto quando vengono sviluppati progetti da zero, è utile avere a portata di mano tanti spunti in pochi secondi. Non sono tutte indicazioni molto originali, ma rappresentano una base su cui si può lavorare.
  • Acquisizione di numeri, fatti e statistiche. Se hai un tema da trattare e hai bisogno di dati per dare forza alle tue argomentazioni, ChatGPT può esserti d’aiuto con tanti riferimenti, compresi di fonti.
  • Citazioni famose e pertinenti. Anche in questo caso, ChatGPT andrà a cercare nei suoi archivi le citazioni in linea con il tuo topic.
  • Ricerca delle domande più frequenti dei clienti. Se ti servono indicazioni su come costruire i tuoi contenuti, sui temi da toccare, puoi farti aiutare per capire cosa ricercano i clienti in merito a prodotti di tuo interesse.
  • Integrazione di contenuti con paragrafi su specifici argomenti. Se hai già scritto dei contenuti e li vuoi espandere con paragrafi su uno specifico argomento, puoi sfruttare l’AI per aiutarti a integrare il tuo lavoro ottimizzando i tempi.

I limiti di ChatGPT nella realizzazione dei contenuti

Ci sono anche alcuni limiti importanti da valutare, oltre a quelli che ti ho già esposto evidenziando le potenzialità positive. Tra gli aspetti a cui devi prestare attenzione incontriamo:

  • Rischio di keyword stuffing con ripetizioni di termini pertinenti. Nella mia esperienza ho constatato una certa ridondanza di espressioni, che rendono abbastanza evidente la differenza tra una scrittura umana e una elaborata da una macchina.
  • Strutture sintattiche ridondanti. Anche dal punto di vista sintattico ho riscontrato costruzioni piuttosto elementari e ripetitive. In certi casi può diventare fastidioso nella lettura.
  • Rischio di creazione di contenuti superficiali, che non riflettono autorevolezza. Nella trattazione di certi argomenti, emerge una visione relativamente superficiale. Quando vengono affrontate materie tecniche, magari rivolte a un pubblico competente, questo limite può diventare un problema rilevante.
  • Errori (anche gravi) su temi delicati. Ho riscontrato errori rilevanti trattando materie tecniche, come ad esempio quelle che riguardano il settore sanitario.
  • Difficoltà nella gestione di contenuti molto estesi. I contenuti sono talvolta piuttosto essenziali, in certi casi anche troppo brevi.
  • Impossibilità di riprodurre con efficacia il tone of voice del brand. Nonostante possiamo indicare il tono di voce da usare, è difficile avere un’effettiva rispondenza con quegli elementi che caratterizzano l’identità del brand.

Comandi davvero utili da usare per i tuoi progetti

RICERCA DELLE KEYWORD CORRELATE

Crea una lista di 10 keyword correlate a [argomento] rilevanti per [pubblico]. Indica per ogni keyword il relativo intento di ricerca (navigazionale, informazionale, commerciale, transazionale e locale) e volume di ricerca.

RICERCA DELLE KEYWORD GENERICHE

Fornisci una lista delle 10 keyword più rilevanti nel [mercato di riferimento], con l’indicazione del volume di ricerca

A CORTO DI IDEE PER IL PED? FAI IL PIENO DI SPUNTI

Suggerisci idee originali per il piano editoriale di un blog relativo a [argomento], rivolto a [pubblico]

Proponi 10 idee per un [formato] su [argomento] rilevanti per [pubblico]

(RI)SCRIVI AL POSTO MIO

Riscrivi il testo che segue cambiando la forma ma lasciando inalterato il significato. Evita ripetizioni.

NUMERI E STATISTICHE PER IMPREZIOSIRE I TUOI CONTENUTI

Fornisci una lista di 5 fatti, numeri e tendenze su [argomento]. Per ogni elemento specifica la fonte.

CITAZIONI SUL TEMA CHE DESIDERI

Fornisci 5 citazioni famose e originali su [argomento]. Per ogni citazione specifica la fonte.

(SEMPLICI) RICERCHE DI MERCATO

Crea una lista dei principali competitor, attivi in Italia, nel [mercato di riferimento]. Per ogni competitor fornisci il sito web ufficiale.

Presenta le informazioni in due colonne

AI TRADUTTRICE

Traduci il testo che segue in lingua [XX] utilizzando un linguaggio [XX]

DOMANDE PRINCIPALI DEI TUOI CLIENTI

Quali sono le domande più frequenti espresse da [pubblico] relative a [prodotto]?

LISTA FAQ

Crea una lista di FAQ basate sul testo che segue: [XX].

AI Content Detector e PENALIZZAZIONI dei contenuti generati automaticamente su Google                  

I tool di AI sono un alleato prezioso per risparmiare tempo e ottimizzare certi processi produttivi, ma se ne viene fatto un uso improprio possono portare a conseguenze molto spiacevoli.

Adesso in tantissimi stanno provando ChatGPT e questo porterà sulle SERP una marea di contenuti generati automaticamente, dal dubbio valore qualitativo e dalla pessima presentazione espositiva. Non crederai che Google resterà con le mani in mano?!

John Mueller, Google’s Search Advocate, ha chiarito che agli occhi di BigG i contenuti creati con i tool di AI sono considerati spam. Come riporta Searchenginejournal.com, “My suspicion is maybe the quality of content is a little bit better than the really old school tools, but for us it’s still automatically generated content, and that means for us it’s still against the Webmaster Guidelines. So we would consider that to be spam”.

E che Google abbia gli strumenti per identificare i contenuti generati dall’AI mi pare scontato. Non solo. Questi tool stanno diventando accessibili a una platea sempre più ampia.

Stanno emergendo alcuni software AI Content Detector. Uno dei servizi aggiornati a GPT3 è ad esempio Originality.ai, ma ce ne sono anche molti altri. Al momento tanti detector sono in fase sperimentale, ma è facile immaginare che nei prossimi mesi ci saranno soluzioni più performanti e stabili. Se pensavi di spammare contenuti grazie all’AI, rivedi quanto prima i tuoi progetti.  

E siamo solo all’inizio di una rivoluzione che sta cambiando la nostra società (non solo il digital marketing)

La questione AI e realizzazione dei contenuti è chiaramente molto più complessa. E quello che ti ho presentato è solo un breve compendio di alcune attività.

Resta connesso con il nostro blog, nei prossimi mesi realizzerò una guida esaustiva con tante indicazioni e suggerimenti operativi!

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