L’importanza della SEO nel restyling di un sito web

Se il tuo sito web ha ormai qualche anno di vita, le grafiche sono datate, oppure le performance di tutti i canali sono in calo nonostante la bontà delle attività effettuate, forse è arrivato il momento di procedere con un bel restyling.

Si dice che la vita media di un sito web “al passo con i tempi” sia di circa 5 anni: si tratta di un periodo molto breve, ma necessario, perché si succedono tante rivoluzioni tecnologiche che cambiano in maniera radicale il nostro modo di fruire contenuti online, e la concorrenza sul web è sempre più spietata.

Il restyling del sito web è un momento molto complesso e delicato. Molte aziende combinano dei veri e propri disastri, perché sono convinte che questa attività non vada ad influenzare i risultati ottenuti negli anni. In realtà, se il lavoro non viene effettuato con le dovute accortezze c’è un’alta probabilità che tutti gli sforzi (sia di tempo, che economici) investiti possano essere vanificati. In particolare questo rischio si corre su un eCommerce, dove un redesign di tipo grafico-strutturale senza le dovute attenzioni potrebbe causare grosse perdite a livello di fatturato.

Ecco perché, durante la pianificazione di un restyling, si deve assolutamente evitare che la SEO passi “in secondo piano”: l’azione conservativa della SEO serve a scongiurare la perdita di autorevolezza, traffico e fatturato, mentre l’azione migliorativa consente di sfruttare il redesign per incrementare rapidamente i risultati di posizionamento.

Ma, cosa si intende esattamente con “restyling di un sito web”? 

Questo termine sottintende la ristrutturazione di una piattaforma web di qualsiasi tipologia (sito vetrina, blog, o eCommerce) e non riguarda solamente l’aspetto grafico, come si potrebbe pensare, ma anche il codice, la struttura e i contenuti, al fine di renderla più attuale e funzionale ai propri obiettivi.

Quali sono quei segnali d’allarme che dovrebbero far pensare che il sito ha bisogno di un restyling immediato?

Decidere il momento giusto per effettuare un restyling del sito web è una questione delicata, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a capire quando è il momento giusto:

  • il sito web non è posizionato sui motori di ricerca
  • il sito ha una grafica antica e obsoleta
  • il sito è difficile da navigare (scarsa user experience) 
  • il sito riceve pochissimo traffico e nuovi utenti
  • il sito ha un basso tasso di conversione (CTR) 
  • il sito ha un alto tasso di rimbalzo (bounce rate)

Prova a metterti nei panni di un utente che lo visita per la prima volta e poniti queste domande:

  • il prodotto che offri interessa al pubblico?
  • il tuo sito web sembra datato?
  • il tuo brand è poco riconoscibile o mal comunicato?
  • il tuo blog è ricco di contenuti obsoleti?
  • il caricamento dei contenuti è lento?
  • la fruizione da mobile non è performante?

Hai risposto di SI almeno ad uno di questi punti? Cosa aspetti? Valuta subito un bel restyling.

Quali sono i rischi di un restyling non effettuato con le dovute attenzioni?

Tra i principali rischi troviamo:

  • il peggioramento del posizionamento sui motori di ricerca
  • il peggioramento delle metriche di engagement degli utenti
  • il calo delle transazioni e delle entrate

Nel migliore dei casi, quindi, vi potreste trovare con un sito che non performa più come prima, ma nel peggiore dei casi (ad esempio un errore di implementazione del robots.txt o del meta tag robots) potreste non trovare più il sito indicizzato in Google

Ora, potresti essere tentato di dire: “Devo davvero preoccuparmi così tanto della riprogettazione del mio sito?” Durante la mia esperienza ho visto tante “storie dell’orrore“, ma una mi è rimasta particolarmente impressa. Si trattava di un sito web d’abbigliamento, che dal punto di vista tecnico era ben fatto e necessitava solamente di una rinfrescata a livello d’immagine. Dopo un lungo e protratto processo di riprogettazione, il nuovo sito è stato finalmente lanciato, ma senza le dovute accortezze lato SEO, ed il risultato è stato questo:

Come potete vedere il “recupero” è stato lento e difficoltoso (ed è ancora in via di risoluzione).

La maggior parte di questi problemi è assolutamente gestibile e controllabile in fase di creazione e progettazione del “nuovo” sito. Come? Coinvolgendo il SEO specialist ad inizio progetto.

Ecco qui ad esempio di un cliente di bricolage e fai da te che abbiamo seguito passo a passo, in fase di restyling del sito (+70000 keyword posizionate): 

Restyling sito web: i passaggi fondamentali per un’immagine nuova e una piattaforma performante

Chiarito che restyling non vuol dire solo “ritocco estetico”, quali sono gli step da seguire per realizzare un progetto efficace?

Il primo passo fondamentale è l’analisi SEO. L’audit SEO è una vera e propria “radiografia” del sito, che consente di mettere in luce tutte le criticità che affliggono un sito web e di proporre le migliori soluzioni possibili per aiutare lo sviluppatore nella risoluzione del problema.

Cosa prende in considerazione l’analisi? Tutto il sito, dalla struttura, al codice, ai contenuti, alle performance tecniche, all’usabilità. Massima attenzione alla revisione della struttura, dei filtri e delle vie di navigazione in ottica SEO: sia l’utente, che lo spider del motore di ricerca, dovranno avere accesso facile ed immediato a tutte le informazioni utili.

L’analisi SEO dovrebbe sempre essere sempre affiancata da un’analisi di mercato ed un’analisi della concorrenza. Studiare i nostri competitor è fondamentale, per diversi motivi: è possibile scoprire eventuali punti di forza e le opportunità da cui prendere ispirazione in fase di progettazione, e punti di debolezza o errori in cui è meglio non incappare.

Queste analisi dovranno essere viste sia dal cliente, che dallo sviluppatore, ma soprattutto dal web designer che definirà il progetto dal punto di vista della grafica e della user experience. Questo passaggio consentirà di risparmiare tempo in inutili revisioni successive, nel momento in cui il SEO si occuperà dell’analisi del layout dei principali template previsti nel wireframe.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello della revisione dei contenuti. Molte informazioni potranno essere mantenute esattamente come sono, ma quale occasione migliore per rinfrescare ed aggiornare testi, immagini e video, controllando anche che siano stati ottimizzati con le parole chiave potenziali per il posizionamento e che non vi siano duplicati? Inoltre, si potrà far creare del contenuto testuale per le pagine vecchie o nuove che ne risultano prive.

Una volta applicate tutte le migliorie del caso sulla piattaforma di test, il SEO specialist procederà con un controllo, per verificare la correttezza di tutte le implementazioni e darà l’Ok per la messa online delle modifiche (gli errori, infatti, sono dietro l’angolo!). Per questa attività sarà utile una checklist da seguire, stilata in fase di analisi.

Nel caso il restyling coinvolga delle modifiche al dominio o alle URL del sito, sarà necessario anche preparare un file dei redirect 301 delle URL, per migrare autorevolezza e posizionamento acquisiti nel tempo dalla vecchia alla nuova pagina, ed evitare che l’utente atterri sui classici errori 404

Sottoscrivendo un contratto di SEO continuativa, il cliente poi potrà contare sul monitoraggio del sito nei giorni e nei mesi successivi alla messa online delle modifiche e sull’intervento tempestivo in caso di errori (errori nell’impostazione delle istruzioni dell’indicizzazione sono molto frequenti purtroppo, inoltre, sei sicuro che clienti e motori di ricerca stanno apprezzando le modifiche implementate? E’ necessario tener controllate tutte le metriche d’interesse!).

E’ possibile recuperare posizionamento, traffico e autorevolezza persi durante un restyling?

Si, quasi sempre, ma il risultato non è garantito. Per questo il nostro consiglio è quello di non aspettare la messa online, ma di prevedere l’attività SEO in fase di progettazione.

Dai un’occhiata al caso studio di De Marchi e ai risultati raggiunti su questo eCommerce d’abbigliamento ciclistico, che ha sottoscritto un contratto con noi per cercare di correre ai ripari in seguito ad un restyling del sito mal gestito:

Un altro esempio è il caso studio di Mr Timbri, che ha subito gravi problemi al posizionamento per via di un’errata impostazione del reindirizzamento in fase di restyling:

Conclusioni

Come abbiamo visto, il restyling di un sito web è un’attività piuttosto delicata che potrebbe decretare il successo, ma anche il fallimento, di un sito web e per evitare di commettere errori è opportuno affidarsi sin da subito a dei professionisti della SEO.

Devi sistemare o rifare il tuo sito, ma non sai da dove iniziare? Contattaci ora!

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