In questo articolo ho deciso di inserire quali sono gli errori riscontrati più frequentemente durante una migrazione SEO.
Premessa: parliamo di migrazione SEO quando:
- Si cambia il nome del dominio
- Si ha un aggiornamento del layout
- Si cambia il Top Level Domain
- SI ha un cambio della piattaforma
- Si decide di modificare l’alberatura di un sito
Qui potete leggere una guida completa su come gestire la migrazione SEO.
Passiamo ora agli errori che si verificano durante una migrazione
1) Gestione errata delle redirezioni
Affinché le pagine di un sito web non perdano la loro autorevolezza, acquisita nel tempo, ed evitare di creare una quantità enorme di pagine con status code 404 è necessario effettuare dei redirect.
Di seguito le best practice da ricordare quando lavorate ai redirect da impostare:
- Evitare di redirezionare tutte le pagine verso la homepage
- Le pagine “vecchie” devono fare un redirect 301 verso le nuove pagine corrispettive; non lasciamo che vadano tutte in 404
- Non bisogna utilizzare redirect 302; con questo codice stiamo dicendo ai motori di ricerca che la pagina è reindirizzata, ma solo momentaneamente!
- Non bisogna creare catene di redirect, altrimenti appesantiamo la scansione delle pagine e sprechiamo crawl budget!
- Dobbiamo assicurarci che la versione HTTP punti sempre a quella HTTPS
- www e senza www: ricordiamoci che vanno gestite entrambe le versioni
2) Robots.txt non configurato
Molto spesso viene lasciato nel dimenticatoio il robots.txt.
È importante invece ricordarsi sempre che:
- L’area di staging (all’interno della quale si lavora prima di pubblicare le modifiche) non deve mai accessibile ai motori di ricerca o agli utenti
- Vengano impostate regole nel file robots.txt che blocchino la scansione a pagine non funzionali lato SEO (come l’area personale)
- Al contrario, è importante assicurarsi che le parti importanti del sito non siano bloccate a scansione e indicizzazione proprio all’interno di questo file!
- Venga inserito il percorso della sitemap.xml all’interno del file robots.txt per agevolare i motori di ricerca
3) Perdita dei dati!
Quando ci troviamo di fronte a una migrazione, capita molto spesso che non si riportino proprio tutte le informazioni presenti nelle vecchie pagine!
È importante assicurarsi che, quando tag title e meta description di un sito vecchio sono ottimizzati e performano correttamente, vengano riportati all’interno delle nuove pagine.
Pensate al calo dei posizionamenti se lasciamo un tag title vuoto (precedentemente ottimizzato)!
La stessa cosa vale per gli altri elementi onpage: se ci sono H1 o degli attributi ALT ottimizzati, basta solamente riportarli nella nuova struttura
4) Perdita dei contenuti!
Se stai pensando di fare una migrazione ed eliminare i contenuti perché “fa brutto”, allora puoi dire addio alla tua visibilità!
I contenuti, se erano presenti nella vecchia struttura, devono essere riportati in quella nuova! Potreste magari dargli una rinfrescata aggiungendo nuove info o nuovi collegamenti ipertestuali, ma non eliminateli!!
Quello che potete fare è capire se ci sia la necessità di fare una potatura dei contenuti; ma solo dopo un’analisi approfondita dei dati!
5) Link interni in 404
Ricordiamoci sempre di lanciare una scansione del sito in area di staging; molto spesso ci troviamo di fronte a innumerevoli link interni che puntano verso le pagine vecchie e che quindi riportano uno status code 404! Pensate all’impatto negativo che avrete sia lato UX, sia lato visibilità.
Ok copiare contenuti e codici dalle vecchie pagine, ma mi raccomando! Controllate sempre che i link siano corretti e che puntino alle nuove URL!
6) Immagini o video in 404
Molto spesso ci si dimentica di fare un controllo sulle immagini.. o sui video! Assicuriamoci sempre che le URL delle immagini e dei video siano ancora funzionanti e che non riportino uno status code 404! Anche in questo caso, una scansione del sito in area di staging diventa l’operazione migliore per poter verificare che tutto sia funzionante… e visibile! Ricordati anche di ottimizzarle in ottica SEO! Qui una guida su come ottimizzare le immagini per la SEO.
7) Pagine in 404 errate
Quando create un nuovo sito è bene pensare anche alla gestione delle pagine in 404:
- assicurati che abbiano una grafica personalizzata; cercate di invogliare l’utente a proseguire nella navigazione nonostante non abbia trovato ciò che cercava
- assicurati che riportino uno status code 404 (quindi non un 200 OK lato motore di ricerca e 404 lato utente)
Date un’occhiata alla pagina 404 di Airbnb… è funzionale sia lato motore di ricerca (è una pagina effettivamente in 404 lato motore di ricerca) e mostra ai propri utenti dei link funzionali alla prosecuzione della navigazione!
8) Dimenticarsi di costruire un menu per utenti… e motori di ricerca
Se stai pensando a una nuova struttura informativa, assicurati di farlo considerando:
- La User Experience
- Gli intenti di ricerca degli utenti
- Le vie di navigazione (compresa la navigazione a faccette)
- I livelli e la profondità di navigazione
- La gestione dei filtri (quali possiamo indicizzare? Quali non devono essere scansionati al fine di non sprecare crawl budget?)
9) Gestire le breadcrumb solo nella versione desktop
Niente di più errato: inserire le breadcrumb solo nella versione desktop, dimenticando che la maggior parte degli utenti utilizza il mobile (e soprattutto dimenticandosi che Google scansiona il sito a partire proprio dalla versione mobile). Trova la giusta grafica, ma inserisci le breadcrumb anche sui dispositivi mobile!
10) Dimenticarsi di controllare le pagine che ricevono link da siti terzi
Per non perdere possibili link che il sito sta ricevendo, è sempre bene controllare quali sono le URL di destinazione di link da domini terzi (magari vi rendete conto che già avete link che puntano a pagine in 404).
Come farlo? Attraverso strumenti come Semrush o ahrefs è possibile fare un export di tutti i backlink con relativa LP di atterraggio. Solo in questo modo potrete salvare i vostri backlink!
Ancora una volta, fate un bel redirect 301 verso la pagina più pertinente e il gioco è fatto!
11) Dimenticarsi di controllare se il sito performa correttamente!
Core Web Vitals… vi dice qualcosa?
Ormai sono sulla bocca di tutti…Ma poi, nel concreto, ci troviamo a fare analisi di siti nuovi ma con punteggi scarsi! Vengono vendute piattaforme veloci e performanti e, di conseguenza, ci si dimentica di verificare che effettivamente sia così!
Fate un test (ci mettete davvero pochi secondi) su Page Speed Insight (che tra l’altro è uno strumento SEO gratuito) e verificate che le pagine non abbiano problemi.
12) Dimenticarsi di inserire i codici per il tracciamento
Volete continuare a raccogliere i dati?
Ultimo punto, ma non perché meno importante! Ricordatevi sempre di inserire i codici di tracciamento corretti!
Per concludere: cosa succede se la migrazione di un sito non viene gestita correttamente?
De seguito le conseguenze di una migrazione non gestita correttamente:
- Generazione di molte pagine in 404
- Perdita parziale o totale della visibilità
- Crollo del traffico al sito
- Blocco delle campagne Ads
Cosa fare quindi per poter essere sicuri di effettuare una migrazione SEO corretta?
Affidarsi a degli esperti SEO che ti aiuteranno durante la migrazione, dalla creazione di una struttura informativa ottimizzata alla gestione dei redirect.
Se hai bisogno di supporto per la gestione di una migrazione SEO o hai notato un calo del traffico al sito dopo averne fatta una, chiamaci o scrivici! Saremo felici di aiutarti a rimediare 😊 Dai un’occhiata ai nostri casi studio per vedere come abbiamo determinato il successo di alcuni brand grazie a migrazioni effettuate correttamente o per capire come abbiamo risolto “tragiche” situazioni causate da delle NON gestioni di una migrazioni.