SEO: cos’è e come funziona l’Ottimizzazione dei Motori di Ricerca

Nell’era digitale, la comprensione e l’implementazione efficace della SEO (Search Engine Optimization) sono diventate essenziali per chiunque operi online. Tuttavia, ci sono ancora molte persone che hanno una visione distorta di questa disciplina, vedendola come un insieme di tattiche oscure per ingannare i motori di ricerca. Questa percezione non potrebbe essere più lontana dalla realtà.

Definizione di SEO

La SEO, o Search Engine Optimization, è l’arte e la scienza di ottimizzare un sito web per migliorarne la visibilità sui principali motori di ricerca come Google e Bing. Questo processo implica una serie di tecniche e strategie che mirano a migliorare la qualità e la quantità del traffico verso un sito web attraverso i risultati organici dei motori di ricerca.

Un professionista che si dedica a questa pratica è noto come “SEO specialist”, un esperto che fornisce consulenza e strategie per migliorare e sviluppare la presenza online di un’entità.

L’importanza della SEO per un’azienda

La visibilità nei risultati di ricerca è direttamente proporzionale alla probabilità che un sito venga visitato. L’obiettivo principale della SEO è quindi attrarre un pubblico di qualità, che potrebbe trasformarsi in clienti, lettori fedeli o semplici visitatori ricorrenti.

Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, la SEO non è solo una strategia per i motori di ricerca, ma è focalizzata sull’utente. Infatti, la finalità principale è migliorare l’esperienza dell’utente, rendendo il contenuto più pertinente e facilmente accessibile. In questo contesto, i motori di ricerca agiscono come un ponte tra l’utente e il contenuto, facilitando la scoperta di informazioni rilevanti.

SEO: Oltre la definizione

Oltre alla semplice definizione, la SEO comprende un insieme di tecniche mirate a posizionare un sito web in modo ottimale nei risultati organici, distinguendosi dalla SEM (Search Engine Marketing) che include anche strategie a pagamento.

Differenziazione tra SEO, SEM e SEA

Mentre la SEO si concentra sulla ricerca organica, la SEM combina sia la SEO che la SEA (Search Engine Advertising). La SEA riguarda l’acquisto di spazi pubblicitari nei risultati di ricerca, basandosi su un modello di offerta per parole chiave specifiche. Questo meccanismo è noto come PPC (pay-per-click).

È fondamentale comprendere che SEO e SEA sono complementari e non dovrebbero essere visti in opposizione. Entrambe le strategie, se utilizzate correttamente, possono portare a risultati ottimali in termini di visibilità e conversione.

Importante quindi non confondere la SEO con la SEA (acronimo di Search Engine Advertising), che migliora il posizionamento di un sito tramite attività a pagamento. Qui trovi un approfondimento su come poter far lavorare in sinergia SEO e SEA.

La centralità della SEO

La SEO è la colonna portante di una strategia di marketing integrata. Comprendere le esigenze e le intenzioni degli utenti permette di creare contenuti mirati e di ottimizzare l’interazione con il sito. Un sito ben posizionato nei risultati di ricerca è spesso percepito come autorevole e affidabile, due qualità premiate dai motori di ricerca.

I dati mostrano l’efficacia della SEO: la ricerca organica rappresenta una quota significativa del traffico complessivo dei siti web. Inoltre, la maggior parte delle esperienze online inizia con una ricerca. La SEO, se ben eseguita, può portare a risultati sostenibili nel tempo, a differenza di altre strategie che dipendono da budget pubblicitari.

L’evoluzione continua della SEO

L’evoluzione dell’ottimizzazione per Google ha segnato un punto di svolta nell’approccio all’indicizzazione del web. Negli albori del nuovo millennio, Google ha introdotto il PageRank, un algoritmo innovativo che valutava la rilevanza di una pagina attraverso una struttura matematica. Tuttavia, nel corso del decennio successivo, questo parametro ha gradualmente perso il suo peso, diventando uno dei numerosi criteri da considerare, ma non il più cruciale.

Robert Metcalfe, l’inventore di Ethernet, ha descritto questo algoritmo come “l’effetto della rete” (network effect), sottolineando come una rete aumenti il suo valore in proporzione al numero di utenti che la compongono. Google, nel suo processo di indicizzazione, analizza i contenuti di una pagina e i link entranti, ma va oltre, utilizzando circa 200 valori, molti dei quali mantenuti segreti. Questi valori interagiscono attraverso l’algoritmo di Google per determinare vari aspetti qualitativi dei siti, blog e servizi web.

Per raggiungere l’eccellenza nell’ottimizzazione per Google, è fondamentale che un sito sia SEO-friendly, ovvero strutturato in modo da facilitare la lettura da parte dei bot dei motori di ricerca. Questo richiede un’attenzione meticolosa a numerosi elementi presenti in ogni pagina web e in ogni documento caricato online.

Il concetto originale di PageRank è stato nel tempo affinato e sostituito dal TrustRank, un indice più sofisticato e complesso. Tuttavia, al momento non esiste un metodo concreto per misurare il TrustRank in relazione a un sito web specifico, rendendo questo aspetto dell’ottimizzazione ancora più intrigante e sfidante.

A cosa serve la consulenza SEO?

Qualsiasi azienda che abbia bisogno di vendere i propri servizi sia online sia nel mondo reale ha bisogno di ottenere visibilità. I mezzi a disposizione sono molteplici e sulla base di una strategia di marketing e di comunicazione questi canali si intrecciano l’un l’altro.

Tra i vari mezzi a disposizione troviamo i motori di ricerca! Per questo motivo, l’obiettivo principale della consulenza SEO è migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

Perché è importante migliorare il posizionamento sui motori di ricerca?

Durante le fasi di acquisto di un prodotto o servizio i consumatori seguono un percorso. Grazie al posizionamento sui motori di ricerca che si otterrà nel corso del tempo tramite le attività di consulenza SEO continuativa sarà possibile aumentare le probabilità di intercettare le ricerche degli utenti in gran parte delle fasi di acquisto.

Quali sono le principali fasi di acquisto?

Generalmente sono 6, in lingua inglese vengono definite come segue:

  1. Awareness
  2. Interest
  3. Consideration
  4. Purchase
  5. Retention
  6. Advocacy

Ogni fase è supportata da vari canali di Marketing, ad esempio per la fase di acquisto (Purchase) il consumatore deve passare per forza su una piattaforma e-commerce ma prima di arrivarci deve aver compiuto dei passi che lo hanno portato al suo interno, come ad esempio aver ascoltato una pubblicità via radio o dopo essersi informato tramite delle ricerche specifiche sulla qualità del prodotto presente in quell’e-commerce.

Per questo motivo il traffico generato dai motori di ricerca è molto importante, perché a differenza degli altri canali di marketing riesce ad innestarsi in quasi tutte le fasi di acquisto del consumatore. (vedi anche: Costo acquisizione cliente e SEO)

Quanto costa la consulenza SEO e quanto tempo serve per vedere i risultati?

Il costo della consulenza SEO è legato all’expertise dell’azienda a cui affiderete il lavoro. Ci sarà una parte fissa che sarà legata al supporto continuativo dello specialista che vi affiancherà e seguirà il progetto ed un costo variabile legato alle attività di SEO off site o alle attività fortemente legate alla SEO, come scrittura e redazione di contenuti, implementazione di strumenti online per migliorare i tassi di conversione o l’esperienza utente della piattaforma eccetera.

I risultati dell’attività SEO si vedono circa dopo 5-6 mesi, in quanto i primi mesi vengono consumati per le analisi della piattaforma e del mercato, solo dopo infatti potrà iniziare la classica amata SEO continuativa.

D’altronde partireste mai per un viaggio senza sapere la strada ed il mezzo che avete per farlo?

Come ragiona un motore di ricerca

Comprendere il funzionamento di un motore di ricerca è il primo passo fondamentale per intraprendere qualsiasi attività SEO. Un motore di ricerca opera principalmente attraverso quattro fasi chiave:

  1. Analisi del campo d’azione (Crawling): In questa fase, i robot del motore di ricerca esplorano il web per raccogliere informazioni.
  2. Indicizzazione (Indexing): Il materiale ottenuto viene organizzato e archiviato in un indice, rendendolo accessibile per le future ricerche.
  3. Ordinamento (Ranking): Le pagine vengono classificate in base alla loro rilevanza e qualità.
  4. Risposta alle richieste dell’utente (SERP): Il motore di ricerca fornisce all’utente una lista di risultati pertinenti alla sua query.

L’Attività SEO nel dettaglio

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è un processo complesso che richiede un’analisi sia strategica che operativa. Ecco una panoramica delle fasi principali:

Fase Strategica: La Scelta delle Keyword

La scelta delle parole chiave è un elemento cruciale in qualsiasi campagna SEO. La selezione delle parole chiave “migliori” può essere effettuata attraverso strumenti software, interviste agli utenti, analisi della concorrenza e utilizzando lo stesso motore di ricerca.

È importante evitare parole chiave troppo generiche, che possono rendere difficile ottenere risultati, ma anche evitare parole troppo specifiche che potrebbero non generare traffico sufficiente.

La teoria della “Long Tail” di C. Anderson può essere applicata nella scelta delle keyword, privilegiando parole chiave specifiche (con meno concorrenza e tasso di conversione maggiore) piuttosto che poche generiche (con molta concorrenza e basso tasso di conversione).

Per assicurarsi che le parole chiave scelte siano effettivamente cercate dagli utenti, è possibile utilizzare strumenti come Google AdWords, che offre dati statistici sul numero di ricerche mensili e suggerisce parole chiave analoghe.

La Tavola Periodica dei Fattori SEO

Un approccio originale per descrivere i principali fattori di ranking è stato realizzato da Search Engine Land, una rivista autorevole del settore. Hanno creato una tavola periodica dei fattori di ranking, aggiornata periodicamente in base agli aggiornamenti dell’algoritmo di Google.

Questa tavola periodica rappresenta una guida visiva per comprendere i diversi elementi che influenzano il posizionamento di un sito nei risultati di ricerca.

Come funziona nel concreto la SEO?

Come tutte le attività di marketing, si inizia con la definizione della strategia (che va realizzata con gli obiettivi del cliente).

Una volta definita la strategia, inizia una prima fase dedicata alle analisi del mercato (identificazione delle keyword su cui lavorare e analisi dei competitor organici).

Il 3° step prevede un’analisi approfondita del sito (SEO Audit); questo documento contiene:

  • problematiche tecniche con relative soluzioni (come, ad esempio, il miglioramento delle performance)
  • ottimizzazioni on-page (sulla base delle keyword identificate)
  • analisi dello status off-site (con eventuali suggerimenti su come migliorare l’autorevolezza del dominio)

Una volta ultimate tutte le richieste fatte, iniziano ad arrivare i primi risultati…

Naturalmente la SEO, al contrario della SEA, lavora per ottenere risultati a lungo termine e duraturi nel tempo. Serve quindi pazienza, ma soprattutto fiducia nei suggerimenti del SEO

Per consolidare infine i posizionamenti acquisiti e migliorare quelli delle top keyword per cui ancora non riusciamo ad essere primi nonostante le ottimizzazioni on-page, si passa all’acquisizione di link su siti terzi (link building).

Esempi di attività legate alla SEO: la consulenza SEO

Migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca implica delle attività specifiche all’interno del sito web. Il passo fondamentale della consulenza consiste nel realizzare un documento tecnico chiamato SEO Audit con il quale il consulente fornisce al cliente tutto l’elenco delle criticità presenti nel suo e-commerce e tutte le possibili soluzioni ad ognuna di esse. Successivamente il gruppo di lavoro SEO resta in contatto con chi segue lo sviluppo e fornisce puntualmente supporto ad ogni step di risoluzione criticità in maniera da pubblicare online gli interventi senza problemi.

Affinché la consulenza sia efficiente e redditizia è importante che il rapporto tra cliente e consulente sia duraturo nel corso del tempo perché a differenza di molti dei canali di marketing a disposizione, quello del posizionamento organico è un’attività che richiede molto tempo e dedizione, parliamo quindi di mesi se non anni di lavoro!

Consulenza SEO offsite: di cosa si tratta?

Oltre alla consulenza on-site, basata su tutto ciò che deve essere fatto all’interno della piattaforma e-commerce del cliente si consiglia anche di coinvolgere i professionisti delle attività off-site, ovvero tutte quelle attività come ad esempio la Link building, il Brand Building e le Digital PR che trasmettono valore ed autorità al dominio del sito web agli occhi del motore di ricerca, poiché l’autorità è uno dei pilastri fondamentali che possono impattare in maniera critica sul posizionamento organico.

Come si misura l’efficacia di una buona consulenza SEO?

Le attività di monitoraggio e generazione di reportistiche servono appunto a misurare l’efficacia delle attività proposte in fase di consulenza. Vengono definiti a monte degli indicatori di prestazione, in inglese KPI e sulla base di questi vengono stilati dei documenti chiamati report con i quali i consulenti si interfacciano con il cliente. I report devono essere semplici e di facile lettura, devono mostrare tutti i risultati ottenuti nel corso del tempo, eventuali criticità emerse con relative proposte di risoluzione ma soprattutto nuove proposte di migliorie necessarie a migliorare ulteriormente la visibilità dei contenuti dell’e-commerce sui motori di ricerca.

In sintesi quando è necessario l’intervento di una consulenza?

L’affiancamento ad un gruppo di consulenti è fortemente consigliato quando il cliente non ha le competenze tecniche per saper valutare l’operato del lavoro svolto da sviluppatori o agenzie in generale. In particolare suggeriamo di scegliere un partner SEO se il cliente è in fase di ristrutturazione del proprio e-commerce poiché son richieste delle attività particolari e dei controlli utili affinché la cosiddetta migrazione SEO della piattaforma e-commerce vada a buon fine, in momenti in cui può sembrare di aver raggiunto la cosiddetta fase di break-even ovvero quando non arrivano miglioramenti, quando i siti web subiscono dei cali di traffico o di visibilità dovuti a penalizzazioni di algoritmo o criticità causate da errori tecnici difficilmente identificabili da parte del cliente o del proprio team di sviluppo ed infine suggeriamo di scegliere la consulenza SEO se il cliente ha necessità di svolgere delle analisi di mercato e di Business Intelligence(analisi dei competitor) per comprendere forza e strategie di posizionamento adottate dalla concorrenza online.

SEO Audit: cos’è?

La SEO Audit è un documento che serve per poter valutare lo stato di salute un sito.

Attraverso una serie di tool (gratuiti e a pagamento), vengono analizzati:

  • Scansionabilità e stato di indicizzazione attuale
  • Performance e analisi dei Core Web Vitals
  • Alberatura
  • Internal linking
  • Elementi on-page (heading tag, meta tag, immagini, ecc..)
  • Contenuto
  • Referral Domain e Backlink

Tutti queste tematiche contengono, a loro volta, singoli elementi che:

  • vengono descritti nel dettaglio (così da far capire perché lo stiamo analizzando)
  • vengono riportati gli eventuali errori riscontrati
  • vengono indicate le soluzioni per la loro risoluzione

Alle attività vengono quindi assegnate delle priorità sulla base dell’importanza del singolo fattore sul ranking del sito così da poter ottenere i primi risultati in un tempo minore.

Quali sono le attività SEO?

Le attività principali della SEO prevedono:

SEO copywriter: cos’è?

Il SEO copywriter è una persona esperta nella creazione di contenuti ottimizzati per il web. Vengono quindi messe in pratica una serie di strategie utili a fornire un testo SEO friendly che riesce a performare in maniera ottimale sui motori di ricerca.

I contenuti SEO friendly non solo devono posizionarsi sui motori di ricerca, ma devono essere utili per gli utenti e persuasivi.

Naturalmente i contenuti devono sempre essere realizzati a 4 mani tra consulente SEO e cliente, considerando il target di riferimento, lo scopo, le CTA, ma soprattutto il tone of voice del brand stesso.

copywriter

SEO: quali sono i tools gratuiti?

Tra gli strumenti (ed estensioni) che vengono utilizzati dai SEO troviamo sia strumenti a pagamento (come Semrush o SEOZoom), ma anche tools gratuiti.

Di seguito i più importanti tools SEO gratuiti:

  • Google Trends
  • Google Search Console
  • Keyword Surfer
  • Page Speed Insight
  • WebPageTest
  • Web.dev
  • Google Anaytics
  • Test dei risutati avanzati di Google
  • Web Developer
  • SEOquake
  • Redirect Path
  • JAST
  • Seorch
  • Screaming Frog
  • Wappalyzer
  • LinkKlipper

Scopri la lista completa degli strumenti SEO gratuiti

Semrush cos’è?

Semrush è uno strumento SEO a pagamento utile per analizzare, monitorare un sito web e identificare nuovi trend.

Si tratta di uno strumento che consente di:

  • Analizzare ed identificare le keyword
  • Monitorare le keyword di progetto
  • Analizzare gli aspetti tecnici di un sito
  • Analizzare gli aspetti contenutistici di un sito
  • Verificare lo status attuale di visibilità organica di un sito
  • Individuare i competitor organici
  • Analizzare e monitorare i backlink
  • Creare report personalizzati e molto altro ancora…

Prova Semrush gratis per 14 giorni.

SEO: come scegliere le parole chiave?

La scelta delle parole chiave è la base di un progetto SEO.

Si tratta dell’identificazione di tutte quelle ricerche (parole o frasi) effettuate dagli utenti e che possono essere interessanti per il business del cliente.

Sono proprio queste le parole su cui un SEO lavorerà affinché il brand sia visibile con un risultato organico.

Le keyword vengono identificate attraverso tool a pagamento, ma non solo. Online esistono davvero molti tool gratuiti che aiutano l’utente nella ricerca delle parole chiave, come Google stesso.

Le keyword si suddividono in 2 tipi differenti: keyword Short Tail (a coda corta) e keyword Long Tail (a coda lunga).

Le Short keyword sono quelle che solitamente mostrano i volumi di ricerca maggiori e una competizione online più alta. Le keyword Long tail, invece, hanno volumi di ricerca minori, ma una competizione online più bassa. Oltre a questa prima differenziazione, troviamo la clusterizzazione delle keyword sulla base del funnel di conversione:

  • Keyword informazionali: fase iniziale del processo. Sono tutte quelle keyword di alto livello per cui un utente esprime un bisogno, ma ancora non sa quale sia la scelta finale. Utili per generare brand awareness
  • Keyword navigazionali: l’utente sta cercando un brand specifico
  • Keyword transazionali: tutte quelle ricerche dove un’utente sta cerando un servizio specifico
keyword seo

Per poter scegliere quindi le keyword più utili al proprio business, il mio consiglio è quello di iniziare a lavorare in primis sulle keyword long tail.

In un secondo momento, e dopo aver lavorato all’ottimizzazione tecnica del sito, potrete iniziare a lavorare sulle keyword short tail (e che corrispondono per lo più alle keyword transazionali).

Scopri in questo articolo come effettuare al meglio la ricerca delle parole chiave.

SEO: quali sono le best practice?

Ecco le best practice più importanti per la SEO:

  • Ottimizza le performance (concentrati sui Core Web Vitals)
  • Ottimizza la struttura informativa del sito
  • Presta attenzione al crawl budget
  • Migliora l’internal linking
  • Crea contenuti di originali e di qualità
  • Non copiare i testi altrui!
  • Sii costante con le pubblicazioni
  • Effettua una potatura SEO
  • Ottimizza i tag title
  • Ottimizza le immagini
  • Presta attenzione alla cannibalizzazione delle keyword
  • Evita tecniche di Black hat SEO
  • Aggiornati sempre, perché a Google piace cambiare 🙂
  • Affidati agli esperti, altrimenti rischi di fare peggio!

La SEO è a pagamento?

La SEO è un servizio, per cui è necessario un pagamento!

A differenza dalla SEA, dove l’investimento per poter essere visibile su Google è costante, con la SEO il costo è solo quello iniziale e si otterranno benefici che durano nel tempo.

Potremmo quindi dire che, a fronte di una spesa iniziale, ci sarà un ritorno nell’investimento costante nel tempo e naturalmente un guadagno extra dato da una maggiore visibilità organica che senza la SEO non potrebbe esserci!

Quanto costa la SEO?

La risposta è dipende!

Perché quando viene quotato un progetto SEO ci sono svariati fattori che entrano in gioco.

Di seguito i criteri con cui vengono definiti i costi di un progetto SEO:

  • il numero dei siti
  • le country coinvolte
  • la durata del progetto e le ore di lavoro
  • eventuali contenuti da creare
  • quanti link si vogliono acquisire
  • il numero di persone coinvolte in un progetto

Se cerchi un preventivo SEO per il tuo sito, non esitare a contattarci 🙂

È possibile fare SEO su Amazon?

Sì, anche le schede di Amazon possono e dovrebbero essere ottimizzate!

Il processo di ottimizzazione su Amazon è differente rispetto a quello che necessita un sito web.

Tra i fattori di posizionamento delle schede prodotto troviamo:

  • numero di vendite
  • parole chiave
  • recensioni
  • CTR

Come si lavora quindi sulle schede prodotto per poter migliorare la propria presenza su Amazon?

  • Ottimizzare i titoli
  • Ottimizzare i bullet point
  • Ottimizzare le descrizioni
  • Ottimizzare le immagini
  • Ottimizza la pagina dello store
seo per amazon

Cosa si intende per SEO Data Driven?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è una disciplina che richiede spesso previsioni per prevedere il traffico futuro e i posizionamenti su Google per i siti di e-commerce.

La previsione SEO consiste nel predire e stimare i cambiamenti nella visibilità di un sito sui motori di ricerca, includendo fattori come il traffico organico e i posizionamenti delle parole chiave. Questa pratica consente di pianificare in anticipo e prendere decisioni informate per ottimizzare il sito e-commerce per i risultati dei motori di ricerca (SERP).

La previsione SEO è preziosa poiché permette di anticipare problemi potenziali e agire prima che diventino realtà. Questo può comprendere la creazione di contenuti mirati o l’implementazione di strategie di link building. Tuttavia, è importante capire che la previsione SEO non è una certezza, ma una guida per prendere decisioni informate.

Abbiamo tre metodi di previsione SEO: il monitoraggio delle parole chiave, l’analisi del comportamento degli utenti e l’analisi dei competitor.
Il monitoraggio delle parole chiave utilizza i posizionamenti delle parole chiave per identificare tendenze future. Questo può aiutare a regolare la strategia SEO in base ai cambiamenti nelle SERP.

L’analisi del comportamento degli utenti impiega Google Analytics per comprendere come gli utenti interagiscono con il sito e-commerce. Questo approccio offre intuizioni preziose per ottimizzare il sito e migliorare la sua visibilità.

L’analisi dei competitor in SERP coinvolge l’analisi delle strategie dei competitor per identificare debolezze e migliorare la propria strategia SEO.

È importante notare che la previsione SEO ha limitazioni. Ci sono molteplici fattori che possono influenzare il risultato delle previsioni, tra cui stagionalità e tendenze economiche. Pertanto, è essenziale utilizzare la previsione come supporto alle decisioni, combinandola con esperienza e competenza.

Le principali metriche chiave da monitorare sono il traffico organico, i posizionamenti delle parole chiave, i backlink e le conversioni. Questi indicatori forniscono una panoramica delle prestazioni del sito e consentono di adattare la strategia di conseguenza.

La SEO predittiva è uno strumento prezioso per pianificare e adattare le strategie SEO. Tuttavia, è importante comprenderne i limiti e utilizzarla come guida, non come certezza assoluta. La previsione SEO può aiutare a identificare tendenze e a prendere decisioni informate, ma l’esperienza, la competenza e l’autorevolezza rimangono elementi essenziali per il successo nell’ambito SEO.

SEO internazionale: i passaggi fondamentali per approcciarla

La SEO internazionale è un processo per migliorare la visibilità globale di un sito web. Si tratta di più di una semplice traduzione, coinvolgendo vari fattori come la scelta del dominio, la struttura del sito, la posizione del server, contenuti coerenti, indicizzazione corretta, e backlink locali.

Google domina il mercato globale dei motori di ricerca con una quota del 92,52%, seguito da Bing con il 3,13%.

Google è il motore di ricerca principale da ottimizzare per la visibilità internazionale. Tuttavia, in mercati come Cina, Russia o Corea, motori di ricerca locali come Baidu, Yandex e Naver sono importanti.

La strategia SEO internazionale richiede l’identificazione delle opportunità di business, l’analisi delle performance attuali del sito, l’analisi dei competitor e la definizione delle lingue e dei mercati da targettizzare.

La scelta del dominio e della struttura del sito è cruciale. Si possono utilizzare siti multilingua, multiregionali o con targeting misto, con varie strutture come ccTLD, sottodirectory, sottodomini o parametri.

L’hreflang è fondamentale per la SEO internazionale, identificando la lingua e la zona geografica per ciascun URL alternativo. Va implementato correttamente per migliorare la precisione linguistica.

Un CDN migliora la velocità del sito per utenti internazionali, contribuendo al ranking e all’esperienza dell’utente.

Evitare errori come l’uso di cookie per diverse lingue, reindirizzamenti automatici in base alla lingua o all’IP, è essenziale.

La transcreazione e la localizzazione dei contenuti sono importanti per adattare messaggi linguistici e culturali in modo accurato.

Investire in traduttori professionisti è essenziale per comunicare valori e benefici in modo efficace, e Google enfatizza l’importanza dei contenuti realizzati da esseri umani.

Perché è importante integrare la SEO all’ADV?

L’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e la pubblicità pay-per-click (PPC) sono fondamentali nel marketing online. Un approccio integrato tra SEO e ADV può portare a una maggiore ottimizzazione e massimizzazione del ROI per l’e-commerce.

La gestione delle parole chiave è cruciale. In Fattoretto Agency utilizzamo il “Cardoni Metric” per priorizzare parole chiave, basandosi sui dati delle campagne PPC. I dati di SEO e PPC vengono integrati per ottenere una visione completa delle prestazioni. Strumenti come Google Analytics e Google Search Console guidano l’ottimizzazione delle campagne.

La collaborazione tra i team SEO e PPC aumenta l’efficienza e il ROI. Comunicazione e condivisione dei risultati guidano l’adattamento e l’ottimizzazione continua.

Attività per un’efficace integrazione SEO e PPC includono l’uso dei dati del report sui termini di ricerca, decisioni di budget basate sui dati, creazione di pagine di atterraggio specifiche, test di copie di annunci e utilizzo di dati demografici ed i vantaggi dell’integrazione includono risparmio sui costi, maggior efficacia delle campagne e chiarezza nella reportistica.

La SEO è morta con l’AI?

La SEO è spesso proclamata morta, ma questa affermazione è ben lungi dall’essere vera. La SEO è una disciplina viva e vitale, che continua a evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti nel panorama digitale, come accade oggi con l’arrivo dell’AI.

La SEO: Una Pratica Complessa e Rigorosa

La SEO non è una pratica morta, ma piuttosto una disciplina complessa, rigorosa e costante. I risultati della SEO si manifestano nel medio-lungo periodo e richiedono un approccio professionale e meticoloso. Sedicenti esperti che affrontano la SEO in maniera superficiale o grossolana non rendono giustizia alla sua complessità.

La SEO è in continua evoluzione, cercando di intercettare i nuovi sviluppi, come le ricerche vocali o i sistemi di intelligenza artificiale. La SEO ha un lungo futuro, come confermato da Google stessa.

Google e il Futuro della SEO

L’affermazione “la SEO è morta” ritorna ciclicamente in voga, specialmente con i progressi di machine learning e intelligenza artificiale applicata alla ricerca. Tuttavia, è Google stessa a rassicurare i professionisti del settore. John Mueller, Search Advocate del Search relations team di Google, è convinto che i motori di ricerca non diventeranno talmente avanzati da rendere la SEO obsoleta. Ci sarà ancora spazio per l’ottimizzazione professionale dei siti.

Durante un appuntamento con l’English Google SEO office-hours hangout, Mueller ha dichiarato chiaramente che la SEO non diventerà mai obsoleta e inutile, nonostante i progressi in AI e machine learning. Anche se la tecnologia continuerà a evolvere, non arriverà a un punto in cui Google potrà comprendere i siti Web senza alcuna ottimizzazione.

Sfruttare gli Strumenti e Adattarsi alle Novità

L’evoluzione degli strumenti offre grandi opportunità ai professionisti SEO. Con le nuove tecnologie, ci sono nuovi modi di guardare e ottimizzare i siti, semplificando la creazione di contenuti validi e strutture chiare. La SEO può guardare con ottimismo all’industria del web design, che ha saputo adattarsi ed evolversi di fronte ai nuovi problemi.

L’evoluzione del lavoro SEO sui siti sta seguendo una direzione simile. Alcune delle attività manuali, come scrivere i tag H1 e H2, potranno essere gestite dai CMS del sito web. Tuttavia, l’apporto umano resterà fondamentale e centrale.

Il futuro della SEO descritto da Mueller è un’attività in gran parte automatizzata da diversi strumenti, ma con un ruolo umano ancora cruciale. La SEO non andrà via, ma si evolverà, con strumenti che consentiranno di fare sempre più cose in modo efficace per i motori di ricerca.

GOOGLE SGE: pronti all’ennesima rivoluzione?

Google ha lanciato una nuova funzionalità chiamata Search Generative Experience (SGE) che integra l’intelligenza artificiale nell’esperienza di ricerca. Questa funzione è attualmente disponibile solo per gli utenti statunitensi iscritti al programma Search Labs. SGE è progettato per gestire ricerche complesse e fornire informazioni basate sull’IA in una sezione colorata sotto la barra di ricerca. Questo segna un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale SERP di Google.

I risultati di ricerca generati dall’IA, noti anche come “risultati dell’AI generativa”, potrebbero rivoluzionare l’esperienza di ricerca online. Tuttavia, ci sono rischi legati all’affidabilità di queste informazioni. Ad esempio, i risultati potrebbero contenere dichiarazioni prive di fonte e indirizzare gli utenti ai siti Web dei produttori anziché a fonti neutre. Questo potrebbe influenzare la sopravvivenza di siti esterni.

Come accedere a Google SGE con Search Labs

Per accedere a questa funzionalità, gli utenti devono aprire l’app di Google Search, toccare l’etichetta “lab” in alto a sinistra e scegliere di partecipare a “Search Labs”. Attualmente, questa funzione è disponibile su richiesta e potrebbe essere rilasciata completamente in futuro.

L’interfaccia di Google Search cambia leggermente tra la versione desktop e quella mobile. Nella versione desktop, i siti Web da cui proviene l’informazione sono mostrati sulla destra e possono essere espansi. Nella versione mobile, le risposte sono presentate su un carosello.

La funzione SGE offre anche la possibilità di porre domande di follow-up e avviare conversazioni con un chatbot. Quando si cerca di acquistare un prodotto, SGE fornisce opzioni di acquisto contestuali e dettagli rilevanti.

Inoltre, Search Labs ha introdotto due nuove funzionalità: “Code Tips”, che offre informazioni di codifica per vari linguaggi di programmazione, e “Aggiungi a Fogli”, che permette agli utenti di integrare i risultati della ricerca nelle loro cartelle di lavoro esistenti.

Da SEO a OSO

L’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) è stata a lungo dominante nel marketing digitale, ma con l’introduzione del Google Search Generative Experience (Google SGE), sta emergendo una nuova era.

Questo sta dando risalto all’ottimizzazione della ricerca organica (OSO), che sta rivoluzionando il coinvolgimento dei brand con il loro pubblico. Questo articolo esamina le distinzioni chiave tra SEO e OSO, sottolineando il notevole potenziale di quest’ultimo in un mondo digitale in continua evoluzione.

  • La SEO ha sempre puntato sui ranking verticali nei risultati dei motori di ricerca (SERP), ma l’OSO considera anche i ranking orizzontali. Questo permette ai brand di sfruttare nuove angolazioni e sfruttare le migliorie dei motori di ricerca.
  • L’OSO sposta l’attenzione dall’ottimizzazione per le parole chiave agli stati emotivi dei visitatori. Questo perché le ricerche dimostrano che le persone cercano per soddisfare bisogni emotivi specifici.
  • L’OSO attribuisce maggiore importanza alla quota di ricerca di un brand rispetto a ROI e vendite immediate. Questo indica quanto il marchio sia visibile nel mercato e il suo potenziale di vendita a lungo termine.
  • L’OSO incoraggia i brand a utilizzare tutte le piattaforme, oltre ai siti web, per raggiungere il pubblico. Questo richiede un cambiamento di prospettiva e un investimento adeguato.
  • Piuttosto che mirare solo al traffico, l’OSO spinge i brand a creare contenuti autorevoli per trattenere gli utenti più a lungo sul sito.
  • L’OSO integra il marketing delle prestazioni con il branding, incorporando diverse tattiche come Digital PR, pubblicità del brand e coinvolgimento degli utenti.
  • La multidisciplinarietà è fondamentale per l’OSO, richiedendo collaborazioni tra diverse discipline come SEO, strategia, contenuti, social media, UX, PR digitale e PPC.
  • L’OSO è un viaggio in evoluzione simile alla SEO, che permette ai brand di rimanere all’avanguardia e superare i competitor.
  • Con l’evoluzione digitale, l’OSO guadagnerà importanza, richiedendo un approccio ampio e tattiche orientate alle prestazioni.

In definitiva, l’OSO sta ridefinendo il modo in cui i brand si connettono con il loro pubblico in un panorama digitale in costante cambiamento.

Conclusione

La SEO non è morta, ma è una disciplina in continua evoluzione. Con l’avanzamento della tecnologia, la SEO si sta adattando e offrendo nuove opportunità per i professionisti del settore, vedi il nostro Fattoboost che integra ML, AI e appunto SEO.

La visione di Google sul futuro della SEO è ottimistica, vedendo un ruolo continuo per l’ottimizzazione professionale dei siti, nonostante i progressi in AI e machine learning. La SEO rimarrà una pratica vitale, offrendo opportunità per sfruttare gli strumenti e adattarsi alle novità, con un ruolo umano ancora al centro della strategia.

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