Il glossario dei termini più comuni utilizzati nella SEO

Nel mondo della SEO, soprattutto quando leggiamo degli articoli presenti nei vari blog, ci troviamo molto spesso di fronte a dei termini che non tutti sanno cosa significhino.

In questo articolo faremo chiarezza sui principali termini che vengono utilizzati quotidianamente nel nostro lavoro. Se vuoi conoscerli tutti, puoi scaricare il Glossario SEO completo cliccando qui.

I termini che troverete in questo glossario SEO sono elencati dalla A alla Z.

Above the fold

Quando parliamo di above the fold ci riferiamo alla parte superiore di una pagina web visibile senza alcun scroll. È importante che nell’above the fold si comunichi all’utente il messaggio più importante, così da “convincerlo” a non abbandonare il nostro sito.

Anchor text

L’anchor text (testo di ancoraggio) è la parte di testo contenente un collegamento ipertestuale. Le anchor text possono contenere collegamenti interni o esterni al sito. In entrambe le casistiche le anchor text devono essere ottimizzate e contenere una parola (o più parole) che comunichino il contenuto della pagina di destinazione.

Attributo ALT (Alternative text)

L’attributo ALT serve per descrivere un’immagine ai motori di ricerca.

Oltre ad incidere sul posizionamento dell’immagine, questo attributo diventa fondamentale per consentire la piena accessibilità anche ad utenti con problematiche legate alla vista (linee guida AGID). Scopri altri suggerimenti su come ottimizzare le immagini di un sito web.

Audit SEO

L’Audit SEO è un documento che mostra tutte le criticità rilevate sul sito oggetto di analisi con la relativa soluzione. Le analisi prendono in considerazione:

  • Tutto quel che riguarda la scansione e l’indicizzazione
  • Tutti gli elementi onpage (meta tag, contenuti, dati strutturati, ecc..)
  • Le performance del sito (con focus sui Core Web Vitals)
  • L’architettura informativa del sito
  • Eventuali problematiche legate alla UX
  • Status off-site

Backlink

Il backlink (inbound link/incoming link/link in entrata) è un link che da un sito punta ad un altro sito. Il numero di backlink, ma soprattutto la qualità degli stessi, incide sul posizionamento di un sito.

I backlink possono contentere:

  • link Follow: un link che può trasmettere autorevolezza al sito linkato
  • link Nofollow: non vi è alcun passaggio di Page Rank da un dominio all’altro
  • link Sponsored: si informano i motori di ricerca che quel link è stato acquistato. Ricordiamo però che pagare per ottenere un link è una violazione delle linee guida per i webmaster di Google

Black Hat

Per Black Hat si intendono tutte quelle azioni ingannevoli che servono per aumentare l’indicizzazione di un sito. Tra queste azioni rientrano:

  • testi o keyword nascosti
  • enormi quantità di keyword all’interno di un testo (keyword stuffing)
  • differenziare ciò che vede il motore di ricerca da ciò che vede l’utente
  • ecc…

Con gli anni i motori di ricerca sono in grado di interpretare tutte queste azioni ingannevoli come tali e penalizzano il sito.

Bounce rate (frequenza di rimbalzo)

Il Bounce Rate, o Frequenza di Rimbalzo, è una metrica che viene utilizzata durante il monitoraggio e l’analisi delle prestazioni di un sito web.

In Analytics, un rimbalzo è calcolato in modo specifico come una sessione che attiva una sola richiesta al server Analytics, ad esempio quando un utente apre una singola pagina sul tuo sito ed esce senza attivare altre richieste al server Analytics durante la sessione.

In Google Analytics, la frequenza di rimbalzo è il rapporto tra le sessioni di una sola pagina divise per tutte le sessioni o la percentuale di tutte le sessioni sul sito nelle quali gli utenti hanno visualizzato solo una pagina e hanno attivato una sola richiesta al server Analytics.

Scopri come diminuire il bounce rate di un sito in 10 semplici mosse.

Breadcrumbs

Le breadcrumbs, o briciole di pane, sono dei link che vengono inseriti all’interno del sito e che descrivono il percorso svolto dalla struttura del sito per raggiungere una determinata pagina. Le breadcrumb, che devono contenere anchor text ottimizzate, devono essere presenti sia nella versione mobile che in quella desktop. Questo elemento, oltre a distribuire il Page Rank, migliora la User Experience

Canonical

In presenza di:

  • pagine diverse ma con contenuti simili o uguali
  • URL parametrate
  • Pagine generate in maniera automatica dal CMS
  • Siti web sviluppati per più dispositivi (es: m.website.com)

Google e altri motori di ricerca scansionano con maggior frequenza e indicizzano la versione cosiddetta canonica. Se questa non viene indicata, i motori di ricerca la scelgono in modo arbitrario, generando così problematiche legate alla duplicazione dei contenuti. Diventa quindi importante inserire il <link rel=”canonical” /> per segnalare ai motori di ricerca l’URL principale.

Il canonical deve essere inserito all’interno dell’<head> della pagina web.

CMS

Il CMS (content management system) è un sofware che aiuta a creare, gestire e modificare i contenuti di un sito web senza dover per forza conoscere un linguaggio di programmazione.

Tra i CMS più famosi troviamo: Drupal, WordPress, Joomla! E Typo 3. Tra i CMS più utilizzati quando parliamo di e-commerce troviamo invece Magento e Prestashop.

CMS: Content Management System

Competitive Analysis

La Competitive Analysis (analisi dei competitor) è uno strumento utile per identificare tutti i punti di forza e le problematiche dei siti dei competitor. Tra i competitor troviamo sia quelli diretti (i principali player a livello di business), sia quelli online (quelli che realmente troviamo in SERP per le keyword per le quali ci si vuole posizionare).

Grazie a questa analisi è possibile non solo conoscere lo stato dell’arte del sito web competitor, ma eventuali strategie che stanno portando avanti, come quelle off-site.

Contenuto duplicato

Per contenuto duplicato intendiamo:

  • Contenuti simili presenti all’interno di un sito (ad esempio generati dalla mancata gestione dei filtri, dei parametri o delle redirezioni)
  • Contenuti uguali, ma in lingue differenti (generati dalla gestione errata di un sito multilingua)
  • Contenuti copiati da siti web si terzi

La presenza di contenuto duplicato determina penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.

Conversion rate

Il conversion rate (tasso di conversione) è la percentuale dei visitatori unici che hanno completato un determinato obiettivo.

Tra gli obiettivi non troviamo solo l’acquisto, ma anche l’iscrizione alla newsletter, il download di un file o di un e-book, la compilazione di un form, ecc..

Per poter calcolare il Conversion Rate occorre seguire questa semplice formula: (N° di conversioni/visitatori unici) x 100.

Conversion rate optimization

Per conversion rate optimization (CRO) si intendono tutte quelle azioni continuative volte a migliorare il Conversion Rate.

Tra le attività che rientrano nella CRO ci sono:

  • L’analisi del comportamento dell’utente all’interno del sito, al fine di identificare eventuali anomalie
  • L’analisi delle performance
  • L’analisi del layout e del design
  • A/B test, fattibili anche grazie all’utilizzo di Google Optimize
Conversione

Conversione

Le conversioni sono le realizzazioni di un obiettivo (acquisto, download, compilazione del form, ecc…).

Cookie

I cookie sono dei file di testo contenenti i dati degli utenti e che vengono memorizzati sui loro dispositivi. I cookie, che possono essere tecnici, analitici, di profilazione o di terze parti, vengono utilizzati per:

  • migliorare la navigazione
  • personalizzare le informazioni degli utenti

Core Web Vitals

Introdotti da Google nel 2021, i Core Web Vitals, o segnali web essenziali, sono delle metriche quantificabili relative alla velocità, alla reattività e alla stabilità visiva di un sito web.

Le 3 metriche prese in considerazione sono LCP, FID e CLS.

  • LCP è il tempo di rendering dell’elemento più grande presente in pagine
  • FID misura il tempo che intercorre tra un’azione effettuata da un utente e il momento in cui il browser risponde effettivamente
  • CLS misura invece la quantità dei movimenti imprevisti del layout durante il caricamento di una pagina

Punteggi scarsi di queste 3 metriche si traducono in un posizionamento più basso.

Crawler

Conosciuto anche come spider, bot o web crawler, il crawler è un software che raccoglie tutti i contenuti e le informazioni presenti in un sito web e li memorizza in un database. Se un sito viene indicizzato e viene mostrato all’utente che effettua una determinata ricerca, allora significa che il sito è stato scansionato da un web crawler.

Ogni motore di ricerca ha un proprio bot. Tra quelli più famosi troviamo Googlebot, Bingbot, Baidu Spider e Yandex Bot.

Anche i tool di analisi hanno i propri crawler, come per esempio Screaming Frog o Semrush.

Dati strutturati

I dati strutturati, conosciuti anche come Structured Data, sono delle porzioni di codice che vengono inseriti all’interno dell’HTML e servono per fornire informazioni aggiuntive ai motori di ricerca circa il contenuto della pagina.

I dati strutturati possono essere inseriti sotto forma di RDFa, Microdata e JSON-LD. Il formato più utilizzato (e consigliato da Google) è il JSON-LD.

All’interno del vocabolario di schema.org è possibile recuperare tutte le informazioni su come devono essere compilati i dati strutturati. Una volta che il dato strutturato è pronto, è possibile testarlo al seguente indirizzo: https://validator.schema.org/.

Disavow file

Il disavow file non è altro che un semplice file di testo (.txt) dove si possono comunicare domini e URL dei siti spammosi o pericolosi (e che potrebbero quindi incidere in maniera negativa sul posizionamento di un sito) che si desidera bloccare. Grazie a questo blocco non vi è alcun passaggio di Page Rank dal sito rinnegato verso il nostro sito.

È possibile inviare il disavow file attraverso la sezione dedicata presente in Google Search Console.

Dofollow / Nofollow

Dofollow e nofollow sono dei valori che vengono assegnati all’attributo rel di un link e che informano i motori di ricerca se seguire (follow) o meno (nofollow) quel determinato link.

Domain authority

La Domain Authority di un sito (DA) è una metrica che indica appunto l’autorevolezza di un sito.

Maggiore è l’autorevolezza di un sito migliore è il suo posizionamento. L’autorevolezza di un sito viene calcolata sulla base di:

  • Storicità del dominio
  • Link in entrata (qualità e quantità)
  • Qualità dei contenuti onpage
  • Popolarità del sito
  • Prestazioni SEO generali

File robots.txt

Il file robots.txt è un file di testo posizionato sotto la cartella principale del sito (es: https://www.sitoweb.com/robots.txt) che indica, attraverso delle regole, quali parti del sito si vogliono rendere accessibili o escludere ai motori di ricerca ai fini dell’indicizzazione. All’interno del file robots.txt è buona norma inserire il percorso del file sitemap.xml.

File sitemap.xml

La sitemap.xml è una lista degli URL canonici di un sito incluse in un documento XML che aiuta i motori di ricerca durante l’indicizzazione. Così come il robots.txt, anche la sitemap.xml dovrebbe essere inserita sotto la cartella principale del sito (es: https://www.sitoweb.com/sitemap.xml) e deve seguire alcune, ma semplici regole:

  • non deve contenere più di 50.000 URL
  • deve contenere solo URL con status code 200OK

In presenza di siti web dalle grandi dimensioni è necessario suddividere la sitemap in più file, che vengono successivamente inseriti all’interno di una sitemap index.

Heading Tag

Gli heading tag sono, come dice la parola stessa, dei tag di intestazione.

Esistono 6 tag di intestazione (da H1 a H6) ma i primi 3 sono quelli più importanti e utilizzati.

  • L’H1 corrisponde al titolo della pagina; deve essere univoco ed ottimizzato per la top keyword
  • L’H2 possiamo immaginarlo come i sotto titoli più importanti e, solitamente, dovrebbero contenere le keyword correlate
Struttura degli heading tag

Impression

Le impression di Google Search Console rappresentano la frequenza con cui gli utenti hanno visto il link del sito su Google.

Indicizzazione

L’indicizzazione di un sito web consiste nel fatto che lo stesso sia presente all’interno del database dei motori di ricerca. Ricordiamo che l’indicizzazione di un sito è diversa dal posizionamento di un sito.

Keyword Cannibalization

La cannibalizzazione delle keyword è la situazione che si verifica quando due o più pagine dello stesso sito web competono tra di loro per la stessa keyword. È molto importante che ogni pagina risponda ad un intento preciso al fine di evitare la dispersione dei click o di eventuali backlink.

keyword density

Per keyword density si intende un valore in % che prende in considerazione la concentrazione di una determinata keyword (anche composta da uno o più termini) all’interno di un singolo testo. Per poter calcolare il keyword density occorre seguire la seguente formula:

(n° keyword/n° parole totali) x 100.

Keyword long tail

Le Keyword Long Tail, o Keyword a coda lunga, altro non sono che delle frasi che mostrano un intento di ricerca preciso. Solitamente le keyword long tail mostrano volumi di ricerca più bassi rispetto alle top keyword, ma possono offrire grossi vantaggi in termini di visibilità organica e di conversioni.

Keyword Long Tail

Keyword research

La Keyword Research, nota anche come Keyword selection, è la selezione delle parole chiavi più pertinenti agli obiettivi di business di un cliente. Grazie alla keyword selection SEO si possono attivare strategie ad hoc, così come interventi mirati per ogni singola pagina del sito. Tra le keyword identificate durante queste analisi troviamo:

  1. Keyword informazionali
  2. Keyword transazionali
  3. Keyword navigazionali

Oltre alle keyword più importanti per il core business di un brand è necessario concentrarsi anche sulle keyword long tail.

Come fare una selezione keyword? Utilizzando uno o più dei seguenti strumenti:

Keyword stuffing

Per keyword stuffing si intende la ripetizione di una parola chiave all’interno di un contenuto. Ad oggi, l’inserimento delle keyword in maniera innaturale o in eccesso all’interno di un testo determina penalizzazioni da parte dei motori di ricerca. Il keyword stuffing rientra tra le attività della Black Heat viste in precedenza.

Link Building

La link Building è una tecnica SEO che permette di migliorare l’autorevolezza e il posizionamento di un sito attraverso l’aumento dei link in entrata. Per poter migliorare l’autorevolezza di un sito sarà quindi determinante la scelta dei domini che ospiteranno il link, ma non solo. Al fine di evitare penalizzazioni da parte dei motori di ricerca sono necessarie delle analisi preliminari che consentono di creare un calendario editoriale ad hoc e di scegliere le migliori keyword su cui attivare la strategia.

Link Juice

Per Link Juice si intende la trasmissione di autorevolezza da una pagina web all’altra. Essa può avvenire sia da un sito all’altro, sia all’interno del sito stesso.

Pensando che non tutte le pagine hanno lo stesso valore (la homepage è la LP più autorevole), diventa molto importante lavorare sull’ottimizzazione dei link interni al fine di distribuire al meglio il valore da una pagina all’altra.

Local SEO

Per Local SEO si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un’attività online a livello locale. Oltre alle attività onsite ed off-site, la SEO local prende in considerazione anche l’ottimizzazione di Google Profilo dell’Attività (ex Google My Business).

Meta description

La meta description è la descrizione della pagina web che compare tra i risultati di ricerca nella SERP e che viene inserita all’interno dell’<head> del sito. La meta description non è considerata un fattore di ranking diretto per i motori di ricerca, tuttavia, è in grado di migliorare o peggiorare il CTR del sito. Il CTR del sito è un fattore di ranking, per cui occorre prestare attenzione durante la redazione delle meta description.

È importante inoltre ricordarsi di seguire le linee guida corrette per la redazione delle meta description anche in termini di lunghezza per evitare che vengano troncate con dei puntini di sospensione o scelte in maniera arbitraria dai motori di ricerca.

Meta description ottimizzata

Noindex

Il tag Noindex serve per comunicare ai motori di ricerca di non indicizzare una pagina.

Questo elemento viene inserito all’interno del meta robots direttamente all’interno dell’<head> della pagina.

<head>

<meta name=”robots” content=”noindex”>

</head>.

Page Authority

A differenza del DA (domain authority), il page authority calcola l’autorevolezza di una singola pagina. Così come il DA, anche il Page Authority determina il posizionamento di una pagina ed è influenzato dalla qualità del contenuto presente onpage, dalle ottimizzazioni SEO e dai link che riceve.

Pagina orfana (orphan page)

Parliamo di pagine orfane quando una landing page non è in alcun modo linkata all’interno del sito. Le pagine orfane si creano a causa di:

  • Gestione errata delle landing page delle campagna paid
  • Migrazioni gestite in maniera errata
  • Pagine di prodotti non più in stock
  • Contenuti vecchi non redirezonati

Penalizzazione

Parliamo di penalizzazione da parte dei motori di ricerca quando un sito prima visibile online:

  • viene escluso dall’indice dei risultati
  • perde velocemente e drasticamente di visibilità organica

La penalizzazione, che può essere manuale (causata da un operatore di Google) o automatica, è causata da:

  • un aggiornamento dell’algoritmo di Google
  • presenza di contenuti di bassa qualità
  • presenza di contenuti duplicati
  • Tecnioche black hat (keyword stuffing, testi nascosti, ecc…)
  • Acquisizione di link
  • Presenza di spam link
  • Malware o violazioni

Query di ricerca

Le query di ricerca è la parola che l’utente cerca effettivamente all’interno dei motori di ricerca. Differentemente dalle keyword che selezioniamo attraverso una la selezione delle stesse, tra le query troviamo anche dei misspelling.

Ranking Factor

Ranking Factor altro non è che la traduzione di “Fattore di Ranking”. I fattori di ranking sono tutti quegli elementi che incidono sul posizionamento organico di un sito. Se pensiamo a Google, sono oltre 200 i fattori che influenzano il posizionamento di un sito. Tra questi troviamo dei fattori che sono dimostrati e verificati da Google stesso, mentre altri sono frutto del nostro lavoro quotidiano. Piccola pillola? Iniziate a pensare prima di tutto ai vostri utenti!

Redirect

Il redirect è una funzionalità che permette di reindirizzare utenti e motori di ricerca da una pagina all’altra. Esistono 2 tipi di redirect: 301 e 302.

Con il redirect 301 stiamo comunicando che una pagina è reindirizzata in maniera permanente, mentre con il redirect 302 il re-indirizzamento è temporaneo.

Sconsigliamo i redirect in JavaScript poiché potrebbero essere ignorati dai motori di ricerca.

Referral domains

Per referral domain si intendono tutti quei domini che contengono, all’interno delle proprie pagine, un link verso il nostro sito.

Il link può essere sia di tipo testuale che un’immagine (banner).

I referral domains possono essere identificati attraverso Google Analytics e alcuni tool appositamente realizzati per le analisi off-site quali Majestic e ahrefs.

Risultato zero

Conosciuto anche come Feauter Snippet, il risultato zero è un piccolo estratto del contenuto di una pagina web che viene messo in risalto nella parte superiore dei risultati di ricerca di Google con un layout differente dai classici risultati testuali, video o immagini.

Il risultato zero può contenere del testo, del testo e delle immagini, delle tabelle o degli elenchi testuali. Il sito che viene messo in risalto all’interno del risultato zero non coincide per forza con il 1° risultato organico.

Attraverso alcune specifiche ottimizzazioni e accortezze, qualsiasi sito può comparire nel risultato zero! Scopri alcuni trucchi per conquistare il risultato zero.

SEO, SEA e SEM

SEO: Search Engine Optimization

Per Search Engine Optimization si intendono tutte quelle attività volte a migliorare il posizionamento organico (ranking) di un sito web o di una pagina per determinate parole chiave.

SEA: Search Engine Advertising 

Per Search Engine Advertising si intendono tutte quelle attività di marketing finalizzate a generare traffico al sito tramite l’inserimento di annunci sponsorizzati che compaiono all’interno dei motori di ricerca per determinate parole chiave.

SEM: Search Engine Marketing

SEM: Search Engine Marketing

Per Search Engine Marketing si intendono tutte quelle azioni volte a generare traffico e comprendono sia la SEO che la SEA.

SERP

La SERP (Search Engine Results Pages) è la pagina dei risultati dei motori di ricerca composta da una lista di link che possono essere sia sponsorizzati (SEA) sia organici (SEO).

Sitemap html

La Sitemap HTML, o mappa del sito, altro non è che una semplice pagina web che contiene i link verso tutte le pagine (o quelle più importanti in caso di siti web dalle grandi dimensioni).

Lo scopo della mappa HTML è quello di facilitare la scansione del sito da parte dei crawler e migliorare la User eXperience

Status code

Gli status code indicano se una richiesta HTTP è stata completata correttamente o meno. È quindi la risposta del server a un browser o a un bot circa lo stato di una risorsa.

Esistono 5 categorie di codici di stato:

  1. 1xx – Risposte Informative: “abbiamo ricevuto la tua richiesta e la stiamo processando”
  2. 2xx – Risposte di Successo: “abbiamo ricevuto con successo la tua richiesta: ecco quello che hai chiesto”. 200 OK è lo status code più noto ed indica che la pagina non ha alcun problema
  3. 3xx – Risposte di Reindirizzamento: “è richiesta un’azione ulteriore per soddisfare questa richiesta” Tra gli status code 3xx i più famosi sono il 301 (redirect permanente) e il 302 (redirect temporaneo)
  4. 4xx – Risposte agli Errori del Client: “La richiesta non può essere soddisfatta”. Lo status code 404 è quello dei più famosi e si tratta dell’errore Page not Found. Oltre al 404 troviamo lo status code 410, che indica che la risorsa è stata rimossa in maniera definitiva.
  5. 5xx – Risposte agli Errori del Server: “Stiamo avendo problemi a processare la tua richiesta, che comunque è valida”.

Tag title (title link)

I title link (conosciuti come tag title) servono a definire il titolo di una pagina web. Sono visibili sia nei risultati delle SERP che nei tab delle pagine browser. Sono elementi che influenzano il ranking e quindi vanno ottimizzati con le top keyword di riferimento. I tag title devono essere unici per ogni pagina e devono seguire alcune linee guida in termini di lunghezza. Qualora il title link non soddisfi i requisiti indicati da Google per la redazione del title link, verrà scelto in maniera arbitraria che cosa mostrare agli utenti proprio dai motori di ricerca.

Tag title ottimizzato

Testi SEO oriented

Parliamo di testi SEO oriented quando un contenuto riesce a posizionare al meglio una pagina web. I contenuti SEO oriented non solo sono scritti per i motori di ricerca, ma anche per gli utenti! Ricordiamo infatti che testi ingannevoli rientrano tra le cause di penalizzazione.

Un testo SEO oriented deve tener conto dei seguenti fattori:

  • Qualità
  • Originalità
  • Lunghezza
  • Top Keyword
  • Keyword correlate
  • Link interni
  • Tabelle ed elenchi in HTML

Naturalmente il testo SEO oriented è correlato a tutte le ottimizzazioni SEO onpage quali tag title, meta description, struttura degli heading tag, dati strutturati, ecc…

TLD

Il TDL (Top Level Domain) è il dominio di primo livello ed è l’ultimo segmento del nome del dominio che segue il punto finale.

Il TDL è suddiviso in:

  • gTLD – Generic Top-Level Domains (es: .com, .net, .org, ecc…)
  • sTLD – Sponsored Top-Level Domains (.gov, .edu, .mil)
  • ccTLD – Country Code Top-Level Domains (es: .it, .us, .nl, .jp, ecc…)

URL

Una URL, sigla di Uniform Resource Locator, identifica univocamente una risorsa web. È buona regola adottare dei semplici accorgimenti per definire una nomenclatura appropriata ed ottimizzata per ogni risorsa del sito. Si dovranno tenere a mente le seguenti regole:

  • Le URL dovrebbero essere parlanti
  • Dovrebbero essere presenti solo caratteri alfanumerici
  • È preferibile che le URL vengano redatte tutte in minuscolo
  • I parametri dovrebbero essere ridotti al minimo
  • Non si devono utilizzare gli spazi

User experience (UX)

Tradotto in Italiano, “User Experience” significa Esperienza Utente. Diventa quindi molto intuitivo pensare che la User Experience riguarda l’esperienza in generale che un utente ha quando interagisce con un sito.

Tra i fattori che influenzano in maniera negativa o positiva la UX troviamo:

  • le performance
  • l’architettura informativa
  • il design dei contenuti
  • l’accessibilità
  • l’utilità

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